Nel terzo trimestre dell’anno, gli asset dell’industria etf a livello internazionale hanno raggiunto il record di 933,49 miliardi di dollari, una crescita del 4,8% rispetto al precedente primato di agosto, pari a 891 miliardi di euro. Da inizio anno, gli asset sono cresciuti del 31,3%, dato superiore all’aumento del 22,5% dell’indice MSCI World espresso in dollari.
Al termine del periodo, quindi, il settore ha contato 1.819 etf per un totale di 3.247 quotazioni, 96 emittenti che hanno listato i propri fondi su 40 diverse borse globali. Considerando anche i 568 etp, in totale l’industria può contare su 2.387 prodotti, per oltre mille miliardi di dollari di asset gestiti. Da inizio gennaio, il numero degli etf è cresciuto del 14,3%, con 295 prodotti lanciati e 72 delistati. Inoltre, altri 811 nuovi prodotti sono prossimi all’emissione. Sempre da inizio anno, però, i volumi degli strumenti mediamente negoziati ogni giorno in dollari sono calati del 21,8%, attestandosi a 63 miliardi di dollari.
Tra i provider internazionali di indici, S&P è quello che ha registrato nel periodo un maggior attivo gestito per i propri benchmark utilizzati come sottostanti negli etf. Con 220,83 miliardi di dollari di AUM e 227 etf sui propri indici batte, infatti, MSCI (214,8 miliardi di dollari di AUM e 262 etf) e Barclays Capital (77,64 miliardi di dollari di AUM e 62 etf).
A livello internazionale, iShares si conferma il più grande emittente mondiale sia per numero di prodotti quotati, 403, che per patrimoni gestiti, 451,87 miliardi di dollari, coprendo il 48,4% dell’intero settore. Al secondo posto sempre State Street Global Advisors (106 prodotti e 138,32 miliardi di dollari) che riveste una fetta di mercato del 14,8% e Vanguard (40 strumenti e 77,15 miliardi di AUM) che, invece, copre un peso nell’industria dell’8,3%.
(dati: ETF Landscape, Industry Preview as at the end of Q3, Barclays Global Investors)