Etf – Cresce l'industria asiatica

Alla fine del terzo trimestre, l’industria degli etf nell’area dell’Asia-Pacifico (Giappone escluso) ha contato 114 fondi per un totale di asset di 35,58 miliardi di dollari, con 37 società emittenti che hanno listato i loro prodotti su 13 differenti piazze borsistiche. Tra queste, quella che ha registrato il maggior numero di attivi gestiti alla fine del periodo è stata sicuramente la borsa di Hong Kong (19,45 miliardi di dollari), seguita dalla Cina (4,74 mld) e dalla Corea del Sud (3,19 mld di dollari).

Da inizio anno – si evince dall’ultimo rapporto Etf Landscape di Barclays Global Investors – i patrimoni sono cresciuti del 49,7%, più di quanto sia cresciuto l’indice MSCI Asia Pacific ex-Japan espresso in dollari (+31,7%). A livello numerico, invece, gli etf sono cresciuti del 18,8%, con 20 nuovi etf emessi, 4 delistati e con in trampolino di lancio altri 39 fondi.

Year to date, la media giornaliera dei volumi scambiati in dollari è aumentata ben del 92% attestandosi a 1.008,95 milioni di dollari. Nell’area dell’Asia-Pacifico (Giappone escluso), nei primi sette mesi dell’anno, la raccolta netta dei fondi comuni (etf esclusi) è stata pari a 51,7 miliardi di dollari, mentre quella degli etf è stata negativa per 0,1 miliardi.

Grazie a 9,55 miliardi di dollari di patrimoni gestiti, State Street Global Advisors è il più grande emittente per asset nell’area, con 6 etf listati ed un peso di mercato del 26,9%. Seguono iShares (6,98 mld di asset e 32 quotazioni) e Hang Seng Investment Management (4,91 mld di attivi gestiti e 3 prodotti negoziati).

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!