Verso l’estero con i leverage

Nella prima settimana di febbraio gli scambi sul Sedex rimangono sostenuti ma in leggero calo rispetto alla fine di gennaio. Secondo i dati forniti da UniCredit a Piazza Affari certificates e covered warrant hanno registrato scambi medi giornalieri per un valore di poco superiore ai 59,5 milioni di euro. L’83,28% delle contrattazioni ha riguardato i covered warrant, il 4,62% i bonus certificates, mentre il 4,57% i leverage.

A livello di sottostanti rimane invariato il dominio di indici italiani (70,37%) e azioni italiane (17,86%). Si segnala, però, la crescita degli scambi di strumenti con sottostanti indici internazionali che hanno interessato il 7,34% del totale, grazie soprattutto ai certificates leverage: il 30,21% degli scambi di questa categoria ha riguardato benchmark esteri. La parte del leone, per quanto riguarda i mercati internazionali, l’ha ricoperta il Dax che ha visto scambi medi giornalieri superiori a 1,22 milioni di euro. Scambi analoghi hanno riguardato anche gli strumenti con sottostante l’Eurostoxx 50 (1,11 milioni di euro) e l’S&P 500 (1,05 milioni). Nulla a che vedere con i 41,58 milioni che hanno interessato certificates e covered warrant con sottostante il Ftse Mib.

A seguire, nella classifica dei sottostanti più trattati dal Sedex, nella prima settimana di febbraio, si segnalano Eni e Fiat, rispettivamente con 2,89 e 2,41 milioni di euro, seguite da Intesa Sanpaolo e UniCredit con 1,9 e 1,58 milioni di euro. Gli investitori continuano a prediligere, al di là dei sottostanti, equity protection e bonus certificates. In vetta [s]Banca Imi[/s], [s]UniCredit[/s] e [s]Société Générale[/s].

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!