Un extra rendimento che è durato 10 anni

di Mauro Camelia

L’ elevata instabilità che caratterizza ormai strutturalmente i mercati finanziari internazionali dagli inizi degli anni 2000 induce gli investitori a valutare con maggiore attenzione, rispetto al passato, le dimensioni “sopportabilità soggettiva e oggettiva” del rischio, tenuto conto delle caratteristiche finanziarie delle diverse asset class. Ciò significa che è in atto un progressivo cambiamento nelle modalità con cui il rischio viene percepito, che richiede metodologie e strumenti nuovi nella gestione degli investimenti, attraverso i quali poter minimizzare le conseguenze negative delle fasi di maggior volatilità dei mercati sull’attivo finanziario degli investitori.
In tali condizioni assume sempre più rilevanza la possibilità di investire in strumenti finanziari in grado di generare rendimenti asimmetrici. Il termine rendimento asimmetrico definisce un profilo di rendimento che non è riconducibile alla tradizionale distribuzione di tipo normale: in una distribuzione dei rendimenti asimmetrica la probabilità di realizzare rendimenti al di sopra della media è maggiore della corrispondente probabilità di registrare rendimenti che si collocano al di sotto della media. In pratica, gli investimenti asimmetrici si caratterizzano soprattutto per la protezione del capitale investito nella fasi negative dei mercati.
Ciò posto, il problema che emerge è che in gran parte dei casi i rendimenti asimmetrici non sono disponibili in “natura allo stato originario”, ovvero non possono ottenersi investendo direttamente in asset class tradizionali. Occorre pertanto ricorrere a metodologie che consentano, in via “artificiosa”, di realizzare investimenti aventi queste caratteristiche. La possibilità di “ritagliare” le distribuzioni dei rendimenti delle attività finanziarie tradizionali, per ottenere profili di rendimenti asimmetrici, può realizzarsi attraverso:
l strategie gestionali attive;
l investimenti alternativi;
l strumenti derivati.
Relativamente a questi ultimi, profili di rendimenti asimmetrici possono ottenersi, ad esempio, combinando un’obbligazione zero – coupon e un’opzione call su un indice o un titolo azionario; lo stesso payoff può ottenersi investendo in un indice o in un titolo azionario ed acquistando un’opzione put sullo stesso sottostante.
Un contributo importante, in tale ambito, può essere offerto anche dai certificati di investimento: come combinazioni di strumenti derivati i certificati possono generare, in modo efficiente ed immediato, profili di rendimenti asimmetrici, opportunamente differenziati in rapporto alla maggiore o minore avversione al rischio degli investitori.
Un esempio può contribuire a chiarire come i certificati siano in grado di realizzare rendimenti asimmetrici: a tal fine vengono confrontate le seguenti strategie di investimento, comprendenti:
l l’indice Dj Euro Stoxx 50;
l due Equity Protection sullo stesso indice;
l l’indice Merrill Lynch dei titoli Governativi di mercato monetario dell’area Euro, rappresentativo di un ipotetico investimento privo di rischio.

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