I dividendi del settore energetico

L’ottava da poco conclusa è stata caratterizzata dalle trimestrali del settore energetico. Tra questi spiccano il ribasso dell’utile Eni, che ha comunque proposto un dividendo di 1 euro per azione (in parte già distribuito), Snam Rete Gas, che invece ha proposto un dividendo di 0,20 euro per azione, e Saipem che ha proposto un dividendo di 0,55 euro. Ma vediamo nel dettaglio le principali trimestrali della settimana.
 
Eni (EUR17,50)
Eni ha rivisto al ribasso l’utile netto consolidato 2009, a EUR4,367 mld da EUR4,617 mld del preconsuntivo, a causa di un maggiore accantonamento di EUR250,0 mln destinato al fondo contenziosi legali relativo alla controversia con il consorzio Tskj in Nigeria. Tale onere, classificato fra quelli non ricorrenti in conformità alle disposizioni Consob, non modifica l’utile adjusted consolidato di EUR5.207,0 mln annunciato nel preconsuntivo. Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione del dividendo di EUR1,0 per azione, di cui EUR0,50 già distribuiti nel settembre 2009. Il dividendo a saldo sarà messo in pagamento a partire dal 27 maggio, con stacco cedola il 24 maggio.  

Snam Rete Gas (EUR3,6425)
Il Cda ha approvato il bilancio consolidato del 2009, che si è chiuso con un utile netto di EUR732,0 mln ed il progetto di bilancio dell’esercizio 2009 di Snam Rete Gas, che si è chiuso con un utile netto di EUR530,0 mln. Proposta la distribuzione del dividendo di EUR0,20 per azione, di cui EUR0,06 per azione già distribuiti nell’ottobre 2009 a titolo di acconto, in pagamento a partire dal 27 maggio 2010, con stacco cedola fissato al 24 maggio 2010. Il Cda ha convocato l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti per il 27 e 28 aprile 2010, rispettivamente in prima e seconda convocazione. La società ha approvato il piano strategico per i prossimi quattro anni e stima di investire nel periodo 2010-2013 EUR6,4 mld, di cui EUR1,4 mld quest’anno, con l’obiettivo di sviluppare il sistema di infrastrutture gas in Italia e per sostenere e incrementare le opportunità di crescita della società nel medio e lungo termine.
 
Pirelli & C (EUR0,4315)
Ha chiuso il 2009 in utile per gruppo e capogruppo, è tornata al dividendo ed ha superato i target a livello di ricavi ed Ebit. Nel dettaglio, la capogruppo ha evidenziato un utile per EUR112,6 mln rispetto al rosso di EUR189,5 mln del 2008 e proporrà la distribuzione di un dividendo di EUR0,0145 per azione ordinaria e di EUR0,0406 per le risparmio. Il risultato netto di competenza è un utile per EUR22,7 mln rispetto alla perdita di EUR347,5 mln del 2008. Il gruppo ha chiuso con ricavi 2009 pari a EUR4.462,2 mln (-3,3% in termini omogenei) rispetto al target, oltre i  EUR4,3 mld; risultato operativo (Ebit) post oneri di ristrutturazione a 217,4 milioni di euro (43,2 milioni di euro nel 2008); margine ebit 4,9%, superiore al target 4,5%. La società prevede nel 2010 per il gruppo ricavi a EUR4,7-4,8 mld e margine ebit 6,5-7%. Per Pirelli Tyre il gruppo vede ricavi in rialzo del 6-8% e margine ebit tendenzialmente in linea con il 2009.
 
Saipem (EUR26,40)
Il Cda ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2009 che, confermando i dati già comunicati il 10 febbraio, chiude con un utile netto adjusted di EUR732,0 mln (EUR724,0 mln nel 2008) e un utile netto di EUR732,0 mln (EUR914,0 mln nel 2008). Il Cda ha inoltre approvato il progetto di bilancio di esercizio di Saipem SpA che chiude con un utile netto di EUR490,0 mln (EUR333,0 mln nel 2008). Proposto all’Assemblea ordinaria la distribuzione di un dividendo unitario di EUR0,55 per azione ordinaria e di EUR0,58 per azione di risparmio, da mettersi in pagamento a partire dal 27 maggio 2010 (data di stacco cedola 24 maggio 2010).
 
Cir (EUR1,71)
Ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato in crescita del 50,2% a EUR143,4 mln. L’incremento è riconducibile soprattutto al significativo miglioramento del risultato delle attività finanziarie del gruppo (positivo per EUR47,3 mln rispetto al rosso di EUR32,3 mln nel 2008), che hanno beneficiato della ripresa dei mercati. II risultato netto è stato determinato anche dal contributo positivo delle società operative per EUR32,7 mln e dalla realizzazione di proventi non ricorrenti per EUR63,4 mln (EUR62,2 mln nel 2008). L’Ebitda è invece sceso del 36,2% a EUR294,6 mln, mentre i ricavi sono diminuiti del 9,7% a EUR4.266,8 mln. L’indebitamento finanziario netto a fine 2009 ammontava a EUR1.801,1 mln da EUR1.728,1 mln al 30 settembre 2009 e da
EUR1.685,4 mln a fine 2008. Il Cda proporrà ai soci di non distribuire dividendi per rafforzare ulteriormente la struttura patrimoniale della società e dotarla di maggiori risorse a sostegno dello sviluppo delle attività. Per il 2010 le attività componenti auto e sanità dovrebbero registrare un miglioramento rispetto al 2009, mentre l’andamento dei settori energia e media dipenderà da alcune variabili ancora non facilmente prevedibili.
 
Volkswagen (EUR75,60)
Ha chiuso il 4Q09 con utili in calo del 73% a EUR257,0 mln e ricavi in contrazione dell’1,2% a EUR28,03 mld. Il costruttore tedesco ha inoltre comunicato che nei primi due mesi del 2010 le vendite a livello di gruppo sono cresciute del 27% a EUR1,02 mln, mentre le vendite del marchio Volkswagen sono aumentate del 29%. Hans Dieter Poetsch, Cfo di Volkswagen, si aspetta un incremento dell’utile operativo nel 2010 e prevede che il prossimo anno il gruppo riuscirà a guadagnare più di quanto gli costi il capitale. E’ molto improbabile, aggiunge Poetsch, che il gruppo prenda in considerazione un secondo aumento di capitale dopo quello programmato da cui la società pensa di poter raccogliere fino a EUR4,0 mld. Secondo il Cfo, a Volkswagen “sta bene” la dimensione attuale della partecipazione in Suzuki, mentre dal brand Seat la società non si aspetta un 2010 in utile. Il gruppo, ha concluso il manager, non ha intenzione di ricorrere agli incentivi di Stato per l’accorciamento della settimana lavorativa quest’anno.

Articolo tratto dalla newsletter STRIKE! di Unicredit

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