Primo, studiare il sottostante parola di market maker

di Carlotta Scozzari

Studiare al meglio gli indici sottostanti per capire cosa c’è dietro il prodotto che si decide di acquistare. Questa la principale indicazione che Paolo Giulianini, responsabile della divisione di Etf trading & advisory del corporate & investment banking di Unicredit, dà ai risparmiatori che decidono di muovere i primi passi nel variegato mondo dei tracker.
“È importante analizzare al meglio il sottostante – spiega Giulianini – perché aiuta a comprendere le caratteristiche del prodotto e in quali rischi si può incorrere acquistandolo.
Se ad esempio il sottostante è denominato in una valuta diversa da quella domestica, ci si espone al rischio di cambio”.
La divisione di Unicredit guidata da Giulianini, operando come market maker, si occupa tra le altre cose di garantire la massima liquidità per gli investitori sul mercato secondario.
“L’investitore – dice Giulianini – si aspetta di non pagare spread troppo alti come differenza tra denaro e lettera, per questo diviene fondamentale assicurare la massima liquidità sui prodotti quotati.
Dopo la cessione della divisione produttrice di Etf, nel 2007, Unicredit ha deciso di concentrarsi sul market making. Tant”è che seguiamo la quotazione di tutti gli Etf europei”.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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