Nel corso degli ultimi anni la presenza degli Etf nel portafoglio degli investitori si è rafforzata grazie alla capacità del settore di crescere anche nei momenti in cui i mercati finanziari si trovano in difficoltà.
Per via dei loro bassi costi, della trasparenza, liquidità ed elevata facilità di accesso, l’industria degli Etf ha archiviato un 2009 in forte incremento, confermando tassi di crescita ancora a doppia cifra.
Questo è quanto emerso dall’outlook sul settore eseguito da di Deborah Fuhr(nella foto), Managing Director e Global Head della divisione Etf Research and Implementation Strategy di BlackRock. Secondo quanto stimato dalla Fuhr, la crescita annua sarà pari al 30% degli Assets Under Management degli Etf nel corso dei prossimi anni, fattore che potrebbe portare il patrimonio europeo investit in questi strumenti a 500 miliardi di dollari entro il 2012. A fine 2009, infatti, gli asset gestiti hanno superato per la prima volta il trilione di dollari a livello globale.
Secondo l’ultimo studio sugli Etf condotto da Deutsche Bank, invece, quest’anno le masse gestite sono destinate a crescere di un ulteriore 20%, raggiungendo quota 1,2 trilioni di dollari.
Secondo questa stima la crescita sarà sostenuta soprattutto dal mercato europeo degli Etf, che potrebbe registrare un incremento del 30- 35%, mentre il mercato americano è visto in crescita tra il 15 e il 20%.
Lo studio della Deutsche sottolinea come quest’anno dovrebbe portare in evidenza i profitti degli Etf legati alle commodities, che nel 2009 hanno vissuto un vero e proprio boom, triplicando gli asset europei che hanno toccato i 21,1 miliardi di euro. Negli Usa il settore ha invece raddoppiato i suoi il suo valore raggiungendo i 73,6 miliardi di dollari. Gli Etc (Exchange traded commodities) in Europa sono arrivati a detenere il 13% del patrimonio totale, secondi agli Etf azionari che primeggiano rappresentando oltre i due terzi dell’attivo totale e di quelli obbligazionari che contano per circa il 22% del totale.