Perché è importante investire in Etf seguendo i fondamentali

di Carlotta Scozzari

La gamma degli Exchange traded fund (Etf) di Invesco PowerShares quotati su Borsa Italiana punta principalmente alla replica di indici basati sui fondamentali (Ftse Rafi). Indici che si differenziano da quelli tradizionali perché al loro interno le medesime società sono pesate sulla base dei valori fondamentali (fatturato, flussi di cassa, patrimonio e dividendi) e non a seconda della loro capitalizzazione di mercato. Il perché di questa scelta lo spiega in un’intervista a Soldi Sergio Trezzi, managing director, country head di Invesco per l’Italia e responsabile delle attività di Invesco PowerShares in Europa Continentale.
“Gli indici pesati sui fondamentali delle società e non per la loro capitalizzazione – afferma l’esperto – rappresentano una soluzione più efficiente per gli investitori perché in un’ottica di lungo termine è provato che realizzano performance migliori, consentendo soprattutto di attenuare le fluttuazioni del mercato quando è elevata la volatilità, come ad esempio accade quando si è in presenza di bolle speculative”. “Gli Etf – prosegue Trezzi – devono essere sempre più considerati come strumenti complementari ai fondi comuni tradizionali ed è per questo che abbiamo cercato di coprire con i nostri prodotti le principali asset class di investimento.
La selezione dei nostri Etf, infatti, deve essere fatta sulla base di una scelta strategica di lungo periodo e non tattica”.
Il tema dell’importanza degli Etf fondamentali verrà trattato proprio da Trezzi venerdì 14 maggio, durante l’Investment & Trading Forum di Rimini, nella tavola rotonda dal titolo “Etf e fondi passivi come asset di investimento: quali strategie alla base del loro utilizzo in portafogli diversificati”.
Dopo il recente debutto, ad aprile, sull’EtfPlus di Borsa Italiana del PowerShares Ftse Rafi Hong Kong China, Trezzi fa sapere che difficilmente Invesco PowerShares quoterà nuovi prodotti “replicanti” prima di settembre.
“A livello globale – spiega il responsabile per l’Italia di Invesco – stiamo cercando di capire dove si può aggiungere valore nei prossimi mesi. Vorremmo continuare a quotare prodotti innovativi, non siamo interessati a portare sul mercato prodotti analoghi a quelli già presenti. Per operare in questo senso prenderemo spunto dalla vasta gamma che offriamo negli Stati Uniti, dove copriamo praticamente ogni settore”.
Trezzi aggiunge che gli Etf di Invesco PowerShares trattati sul mercato italiano sono tutti di tipo “cash-based”, ossia con replica basata sull’utilizzo di titoli “fisici”, perché, “ci accorgiamo che gli investitori si preoccupano di correre meno rischi possibili e pertanto in questo modo riteniamo di offrire loro ulteriori benefici nel lungo termine, almeno per la componente core degli investimenti”.
Va infatti ricordato che ai prodotti di tipo “cash-based” si contrappongono quelli “swap-based”, dove la replica del sottostante avviene tramite l’utilizzo di contratti swap, che espongono l’investitore al cosiddetto rischio di controparte.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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