Sfatiamo i miti

Secondo [p]Emanuele Bellingeri[/p], responsabile per l’Italia di [s]iShares[/s], l’industria degli Etf è cambiata molto e il merito è da attribuire a clienti e distributori.

L’industria degli Etf continua a crescere. Come giudica questo trend?
Non siamo in presenza di fasi acute di crescita. Non abbiamo assistito a bolle speculative o a momenti di euforia determinati da fattori esterni. Quando guardiamo l’andamento dell’industria degli Etf assistiamo ad una crescita costante. Indipendentemente dai momenti di mercato e indipendentemente dai trend di raccolta di altri prodotti del risparmio gestito gli Etf sono cresciuti. Questo pone fine alla vecchia logica che poneva gli Etf in contrapposizione ai fondi comuni.

Ma questa crescita è frutto di una maggiore richiesta degli investitori?
Sicuramente gli investitori istituzionali continuano a puntare sugli Etf con maggiore consapevolezza. Rispetto a due anni fa c’è la volontà di approfondire la conoscenza dello strumento.

Questa “volontà” di cui parla la riscontrate anche nel mondo delle reti di distribuzione?
Indubbiamente anche dal lato distributivo c’è un forte interesse per lo strumento Etf. È un interesse che non si ripercuote immediatamente nel “collocamento”, però, c’è la volontà di conoscere l’industria. Questa nuova propensione verso il mondo degli Etf riguarda maggiormente i promotori finanziari e i private banker.

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