Sembrava una polemica ormai sepolta, ma nei mesi estivi è riemersa con forza e il mercato degli Etf ha assistito a un nuovo attacco frontale da parte di alcuni commentatori della carta stampata. “Sorta di fondi comuni quotati”, “strumenti dotati di una minore trasparenza e controllo rispetto ai cugini fondi”, “strumenti che non sempre replicano in modo fedele il sottostante” e via dicendo, richiamando alla memoria vecchie critiche che si pensavano ormai sopite.
Ciò non toglie che sul mercato non mancano Etf più complessi di quelli firmati iShares? «Sicuramente, ma anche gli altri emittenti presenti in Italia hanno rispettato importanti criteri di trasparenza. Personalmente considero questi attacchi delle polemiche inutili, discorsi astratti: i numeri e la realtà dei fatti smentiscono questo genere di critiche». Numeri che parlano di un’industria europea che in dieci anni ha sorpassato il più anziano mercato americano. E numeri che mostrano un’industria italiana che cresce senza conoscere sosta ormai da anni. «Continuiamo ad assistere ad una crescita sana degli Etf» conferma Bellingeri «in ogni circostanza e in qualunque condizione di mercato l’industria ha registrato un trend costante, senza scossoni né bolle speculative».
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