Certificati, torna l’ottimismo

Come di consueto, Unicredit ha rilasciato i dati riguardanti gli scambi sul Sedex tra il 18 e il 22 ottobre. L’ottimismo, stando ai dati, pare la faccia da padrone con un rapporto tra le opzioni call e quelle put a netto vantaggio delle prime con il 91% delle preferenze contro un ben più risicato 9% per le put.

La media degli scambi giornalieri in euro si è attestata a quota 49.476, 200 euro, in ribasso rispetto alla settimana precedente,. A farla da padrone sono stati i Covered Warrant che hanno interessato il 73,3% degli scambi seguiti dai bonus (8,1%), dagli equity protection (6,68%), dai leverage (3,62%), dagli express (3,56%), dagli outperformance (2,12%), dai benchmark (1,41%), dai twin win (0,74%).

La maggior parte dei certificati (53,52%) ha per sottostanti indici italiani o azioni italiane (29,05%). In terza posizione ci sono gli internazionali (10,57%) e le azioni europee (4,31%). In cima ai sottostanti più itlizzati c’è prima di tutto l’inidice FtseMib che è presente nel 53,07% dei casi. Non mancano nemmeno i titoli delle più grandi società del panorama italiano ma non solo come Eni (seconda in classifica con l’11,58%), Fiat (9,91%), l’Eurostoxx50 (5,80%), Intesa Sanpaolo (1,70%), Nokia (1,69%), STMicroelectronics (1,55%), l’indice Dax (1,32%), Generali (1,14%), Enel (1,12%) e lo Xina Ftse China 25 con l’1,07%, grande protagonista delle ultime settimane.

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