Superati i 9 miliardi

…sono così passati da da 41 a 532 (a luglio erano 170) con un buon aumento dei contratti totali passati dai 102.835 di agosto ai 121.876 di settembre per un controvalore che è salito notevolmente da 806,7 milioni a 1.126,1. Tra le 532 “nuove proposte” del segmento come al solito i covered warrant plain vanilla la fanno da padrone con 439 prodotti seguiti da 81 nuovi leverage certificates e 12 investment certificates classe B. Nessun nuovo prodotto invece tra gli investment certificates classe A e i covered warrant strutturati. In leggera crescita il numero di strumenti quotati che dai 3.393 di agosto sono passati ai 3575 prodotti di settembre. A fine settembre i Plain Vanilla quotati erano 1.931 (1.791 ad agosto) seguiti dagli investment certificates Classe B (871 contro i 12 di agosto), dai leverage certificates (468 contro i 422), dagli investment certificate Classe A (195) e dagli strutturati (104). Segue lo stesso andamento anche il numero dei contratti di settembre. Nel caso dei Plain Vanilla sono stati 98.553 contro gli 84.759 di agosto per un controvalore di 921,8 milioni di euro. Anche in questo caso in seconda posizione ci sono i leverage certificates in crescita da 10.282 a 11.744. Per questo genere di strumenti il controvalore è stato di 35,9 milioni di euro. Bene anche i leverage certificates Classe B in aumento da 6.549 a 9.937 per un controvalore di 156 milioni. Decisamente meno apprezzati i leverage certificates Classe A (da 1.000 a 1.156) per 12,3 milioni e gli strutturati (da 245 a 336) per 100.000 euro soltanto.
Considerando tutte le asset class nel periodo tra gennaio e settembre 2010, i contratti negoziati complessivamente sono stati 1.139.285 per un controvalore di quasi 9,4 miliardi di euro. Di questi 7,3 miliardi sono costituiti da cw plain vanilla (920.913 prodotti scambiati nei primi nove mesi dell’anno). 1,39 miliardi provengono dagli investments certificates di classe B (88.378) seguiti dai leverage certificates che vantano un controvalore di 444,3 milioni (114.154 nel periodo gennaio-settembre).
In coda ci sono gli investment certificates di classe A (171,3 milioni e 12.849 prodotti scambiati tra gennaio e settembre) e i covered warrants strutturati (un milione di controvalore e 2.991 prodotti in nove mesi).
Per quanto riguarda il sottostante utilizzato a settembre, le azioni italiane sono le prime in classifica con 1.352 titoli contro i 1.233 di agosto. Seguono gli indici esteri che alla fine del mese scorso sono passati da 781 a 795. In terza posizione ci sono gli indici italiani che sono rimasti praticamente invariati, da 630 a 635. Distaccate di molto le materie prime, 263 contro le 247 di agosto e le le azioni estere, da 214 a 204. Nella parte bassa della classifica sui sottostanti più utilizzati ci sono i tassi di cambio (da 100 a 120 tra agosto e settembre) e i tassi di interesse (117 quotati entro fine settembre), esattamente lo stesso valore di agosto.

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