Arriva il RoboCertificate

Il legame tra tecnologia e investimenti continua a essere sempre più ricco e prolifico anche nel mondo dei certificati. L’ultima novità tutta italiana è il lancio della piattaforma di RoboCertificate, sviluppata da Fairmat per UniCredit. Il servizio RoboCertificate è stato ideato per far conoscere i certificati di investimento creando portafogli personalizzati. Le parole chiave di RoboCertificate sono accessibilità per tutti, semplicità nell’utilizzo e personalizzazione. Il RoboCertificate si aggiunge e in un certo senso completa le iniziative già in essere con altri partner sulla creazione di portafogli in certificati. Lo strumento può essere utilizzato con finalità formative sia dall’investitore finale che da consulenti finanziari. Questa iniziativa appena nata sarà in futuro sviluppata in base alle esigenze degli utilizzatori finali.
SCREENING SUI MERCATI SECONDARI – “La nostra azienda”, spiega Matteo Tesser (nella foto), ceo e founder di Fairmat, “ha iniziato a lavorare nel mondo dei certificati nel 2014. Quell’anno infatti abbiamo lanciato una piattaforma che permette di eseguire uno screening dei prodotti negoziabili sui mercati secondari (Cert-X e Sedex) e differentemente dall’approccio adottato dai competitor, abbiamo basato le regole di screening su indicatori quantitativi”. Stima della rischiosità. Tecniche che costituiscono il cuore del servizio RoboCertificate, che non è orientato a fornire informazioni sul singolo prodotto, ma fornisce una stima delle rischiosità di un intero portafogli in certificati basandosi sulle informazioni disponibili e permette di poter seguire poi nel tempo l’andamento di portafogli virtuali. RoboCertificate costruisce l’investimento in funzione degli obiettivi dell’utente-investitore che attraverso un questionario deve inserire le sue aspettative in funzione dell’investimento in certificati, le proprie caratteristiche di avversione al rischio, l’orizzonte temporale preferito, ma ha anche la possibilità di aggiungere informazioni come le sue view di mercato e le tipologie o settori dei sottostanti sui quali vuole scommettere con i certificati. Così la piattaforma è in grado di proporre portafogli personalizzati.
PIATTAFORMA WEB E MOBILE BASED – “Quello che il nostro team ha elaborato”, aggiunge ancora Tesser, “è certamente un’innovazione nel campo dei certificati: siamo infatti la i primi in Italia che mettono a disposizione degli investitori finali una piattaforma che ha le capacità di analizzare gli strumenti dal payoff non lineare come i certificati. Inoltre, la piattaforma è totalmente web e mobile based e si può accedervi in qualsiasi momento da qualunque smartphone e device. Quello che mi preme sottolineare, tuttavia, è che la piattaforma ha più che altro finalità educative. L’obiettivo è avvicinare più pubblico possibile al mondo dei certificati visto che, di fatto, si tratta di strumenti ancora di nicchia”.
IL TRAINO DEI PIR – Un mercato di nicchia che però potrebbe avere una importante spinta grazie ai nuovi Piani individuali di risparmio. All’interno del panorama dei certificati di investimento UniCredit si sta muovendo per costruire delle strategie vincenti sfruttando la tematica dei Pir senza rimanere nell’investimento per un lungo periodo. In tale ottica UniCredit ha lanciato sul mercato dei certificati sulle principali azioni appartenenti all’indice Ftse Italia Mid Cap, adatti a chi ritiene che la tematica dei Pir possa favorire l’andamento in Borsa delle piccole e medie imprese quotate nel medio periodo. Nello specifico si tratta di nuova gamma dei Top Bonus Certificate, emessi con scadenze ravvicinate come dicembre 2017, giugno e dicembre 2018. I sottostanti sono diversi: tra i più noti si segnalano Anima, Brembo, Geox, poi ancora Safilo, Piaggio e Saras. La strategia è semplice: qualora l’investitore volesse prendere posizione su uno di questi sottostanti senza utilizzare i Pir e soprattutto senza prendere un’esposizione diretta nell’azionario, l’utilizzo di un certificato Top Bonus sull’azione individuata consente di ottenere un bonus predeterminato qualora il giorno della scadenza l’azione si trovi al di sopra o pari rispetto alla barriera del certificato, quindi anche in caso di ribasso sensibile del sottostante.

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