RAFFORZAMENTO DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE – “La crescita di Enel passerà sulle strade dei mercati emergenti e delle fonti rinnovabili, mentre un’attenzione particolare sarà rivolta al rafforzamento della struttura patrimoniale”, spiegano gli analisti di Bnp Paribas che dedicano un capitolo della loro newsletter di consigli sugli investimenti proprio al colosso elettrico italiano. “In questa direzione i vertici del gruppo hanno pianificato un programma di cessioni da 6 miliardi di euro entro il 2017, che permetterà di abbattere il debito a circa 36 miliardi. Le grandi manovre sono già iniziate in particolare nell’Est Europa. In quest’area Enel controlla Slovenske Elektrame, maggior produttore di energia della Slovacchia e attivo anche nel business nucleare. Un business che non è più considerato strategico da Enel e che potrebbe portare nelle casse del colosso pubblico circa 3 miliardi”.
MARGINI IN CRESCITA – Nonostante la debolezza della congiuntura nei mercati di riferimento di Enel, Italia e Spagna, la società prevede margini in crescita nei prossimi anni, continuano gli esperti: “l’Ebitda dovrebbe migliorare dai 16 miliardi di quest’anno ai 18 miliardi previsti nel 2017, con un utile netto ordinario visto tra 4 e 5 miliardi”. La crescita sarà sostenuta da due driver: “il primo rappresentato dal Sud America, dove gli investimenti aumenteranno del 2,5% nell’arco del piano. Il secondo dalle rinnovabili, con l’Ebitda della controllata Enel Green Power che dovrebbe salire a 2,4 miliardi di euro nel 2015 dagli 1,8 miliardi del 2013. Da non dimenticare sono le potenzialità di sviluppo in Russia, dove nel 2012 gli utili della controllata OGK-5 hanno registrato un aumento a doppia cifra”.
Di seguito qualche idea fornita da Bnp Paribas per investire sulle società energetiche:
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