Gli exchange traded fund riscuotono sempre più successo. Secondo uno studio della società americana Spectrem, i costi ridotti e la flessibilità di negoziazione sono tra i fattori che più stanno spingendo gli investitori verso questo tipo di prodotto. E sono soprattutto le fasce medie e alte a preferirli. Identificando tre segmenti, a seconda della ricchezza: mass affluent, millionaire e ultra high net worth. Dal rapporto emerge che il 47% dei più ricchi ha un etf in portafoglio. Dall’altra parte troviamo invece la categoria meno “dotata”, i mass affluent, dei quali solo il 15% investe in etf. E solo il 13% di coloro che non sono molto informati sugli etf li possiede.
Come se non bastasse, a certificare l’ascesa c’è il fatto che il 30% degli interpellati preferisce i fondi comuni mentre il 24% sceglie gli etf. Ma quasi due terzi degli intervistati ha dichiarato che sarebbe disposto a spostare i risparmi dai fondi comuni agli etf. A metà strada tra un’azione e un fondo, gli etf permettono di sfruttare i punti di forza di entrambi gli strumenti, per cui è possibile realizzare la diversificazione e la riduzione dei rischi tipica di un fondo di investimento, scambiando le quote del fondo come una normale azione.
Sempre restando negli Stati Uniti, un sondaggio che si è tenuto alla conferenza “Etf: what advisors need to know for successful portfolio building”, organizzata dal sito di consulenza finanziaria ThinkAdvisor, il 75,7% delle svariate centinaia di promotori finanziari presenti hanno dichiarato di usare gli etf insieme ai fondi comuni e ad altri investimenti. Solo il 6,6% usa esclusivamente etf nel portafogli dei clienti, e il 17,8% ha dichiarato di non utilizzarli ma sta prendendo in considerazione l’eventualità.
Gli etf sono diventati anche in Italia uno dei prodotti finanziari più diffusi nei portafogli degli investitori. Ma è bene prestare attenzione al tipo che si sceglie, perché, come sottolineato da una recente analisi di CorrierEconomia, non tutti gli etf sono uguali: quelli strutturati (consigliati a investitori più evoluti), per esempio, ampliano al rialzo o al ribasso gli andamenti degli indici di riferimento. Si può investire su etf che raddoppiano i guadagni o le perdite giornaliere del Ftse Mib, mentre altri moltiplicano addirittura per tre la performance di una singola seduta di Borsa di un preciso tasso di cambio.