Bellingeri (iShares): i replicanti fanno bene al portafoglio

Il mercato degli etf continua ad attirare l’interesse degli investitori. Ne abbiamo parlato con Emanuele Bellingeri, responsabile per l’Italia di iShares, società del gruppo BlackRock.

Come è andato l’anno?
Il 2013 per il business italiano di iShares è stato un anno da record. A livello di masse, abbiamo raggiunto i 13 miliardi di euro e nei primi dieci mesi la raccolta netta è stata pari a circa 3 miliardi. Solo contando gli asset depositati in Italia, iShares ha una market share del 53%. Il mercato italiano degli etf nel suo complesso ha registrato a ottobre, in termini di raccolta netta, il miglior mese degli ultimi cinque anni e anche le masse sono ora al livello più alto di sempre. In termini di asset class, abbiamo assistito a un ritorno di interesse sugli etf che replicano indici azionari, in particolare Europa e Italia. Meno movimentati i comparti obbligazionari.

Quali trend ci possiamo aspettare per il 2014?
Il prossimo anno sarà caratterizzato da un’accelerazione dell’uso di questi strumenti da parte di segmenti che storicamente li hanno utilizzati meno. Mi aspetto che la crescita, oltre al business per noi tradizionale rappresentato da gestioni patrimoniali e fondi di fondi, avvenga attraverso due principali direttrici. La prima è quella degli investitori istituzionali come le assicurazioni e le tesorerie di banche e holding finanziarie per il loro bilancio. La seconda riguarda la distribuzione tramite reti di private banking e di pf che inseriscono gli etf quali fondi esterni all’interno delle unit linked oppure di certificati o servizi di advisory. Questi trend sono già ben delineati ed è solo questione di tempo, per quanto riguarda le masse.

Nuovi accordi di distribuzione in vista?
iShares collabora già con diversi distributori in varie forme. Per siglare delle partnership, come è avvenuto con Unicredit Private Banking o con BancoPosta, è necessario che ci sia condivisione di intenti, soprattutto a livello di education, e che il distributore non sia restio a menzionare la collaborazione con iShares. Comunque sono in cantiere altre iniziative e sempre più investitori potranno beneficiare delle caratteristiche degli etf. Aggiungere alla propria gamma prodotti i fondi iShares può rappresentare un plus per molti distributori.

E a proposito dell’accordo con la piazza azionaria Bats Chi-X Europe?
Bats Chi-X Europe sta cercando di implementare una serie di iniziative con l’obiettivo di migliorare il mercato europeo degli etf. Tra le stesse c’è il programma Clp (Competitive liquidity provider), che è studiato per incentivare i market maker ad aumentare ulteriormente la qualità del book e ad attrarre sempre più investitori sui prodotti quotati. iShares è il primo etf provider ad aver listato i suoi prodotti sulla piattaforma Bats Chi-X Europe. L’iniziativa aggiungerà liquidità al mercato europeo degli etf, supportando il nostro obiettivo, che è quello di migliorare l’esperienza di trading dei nostri clienti.

Avete lanciato negli Usa iShares Core tool. Cos’è?
Negli Stati Uniti, circa un anno fa, iShares ha lanciato una serie di etf che permettono di prendere esposizione sui mercati azionari e obbligazionari, sia domestici che internazionali, col nome di Core Series. Tra gli investitori “fai da te” è aumentata l’esigenza di capire come costruire il portafoglio e quindi di usare gli etf più adatti ai loro bisogni. Abbiamo creato uno strumento semplice per gli investitori proprio per soddisfare bisogni, preferenze e tolleranza al rischio attraverso un portafoglio personalizzato composto da iShares della serie Core. Una serie di domande guiderà l’investitore nell’individuare il portafoglio più adatto. Questo tool è rivolto sia agli istituzionali che, principalmente, ai clienti retail con obiettivi di lungo termine, i “cassettisti”. In Italia penso che in futuro svilupperemo un tool simile in collaborazione con qualche banca.

Altre novità?
iShares è ora presente con sette professionisti dedicati a servire al meglio gli investitori italiani e continuerà a svolgere questo compito col massimo impegno. In ambito distributivo, riteniamo fondamentale incrementare la conoscenza degli etf da parte dei consulenti finanziari e lavoreremo con le direzioni delle reti di promozione e delle banche per raggiungere questo scopo.

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