Certificati, UniCredit alza il velo su 13 nuovi benchmark a leva

13 NUOVI BENCHMARK A LEVAUniCredit lancia sul mercato 13 nuovi benchmark a leva, che vanno ad ampliare l’attuale offerta di certificate a leva fissa della banca, introducendo due novità: nuovi sottostanti, come il CAC40, l’Eurostoxx50 e il DAX, sia in versione long sia in versione short; e nuovi fattori di leva, che salgono a 7 sia in versione long sia in versione short. Come per le precedenti emissioni, ricorda il gruppo, anche questi nuovi strumenti utilizzano indici a leva sottostanti calcolati da terzi (FTSE, STOXX, Euronext, Deutsche Boerse), che garantiscono una separazione tra l’agente di calcolo e l’emittente, e fanno riferimento all’andamento del mercato azionario e non ai contratti futures, che possono presentare divergenze.

COME FUNZIONANO – I benchmark a leva consentono di investire sull’andamento quotidiano degli indici FTSE/MIB, CAC, DAX, Eurostoxx50 moltiplicando per 3, 5 o 7 la loro performance giornaliera. Consentono così di realizzare strategie a leva nell’ambito regolamentato del mercato SeDeX di Borsa Italiana. Come per tutti i certificate, la base imponibile per la tassa sulle transazioni finanziarie è il controvalore della transazione (e non il nozionale) e il tasso di imposizione è lo stesso che si applica ai derivati scambiati su mercati regolamentati.




Caratteristiche:

LEVA FISSA – L’effetto leva è ottenuto tramite l’utilizzo di indici a leva calcolati da un agente di calcolo esterno (FTSE, EURONEXT, Deutsche Boerse, Stoxx). I Benchmark a leva replicano linearmente questi indici. La leva fissa viene calcolata ogni giorno sulla base del prezzo di chiusura precedente. Non sono previsti meccanismi di marginazione e protezione del capitale. La perdita massima è pari al capitale investito.

INVESTIRE CONSAPEVOLMENTE – I Benchmark a leva si basano su indici a leva giornaliera. Ogni giorno la leva è calcolata rispetto al prezzo di chiusura dell’indice del giorno precedente. Detenendo il certificate per più giorni, l’interesse composto gioca a favore in caso di un trend di mercato ben delineato e prolungato, mentre è sfavorevole in caso di variazione della tendenza di marcato. Ad esempio dopo tre sedute di rialzo consecutive la performance registrata sul Benchmark a Leva sarà lievemente maggiore della performance complessiva dell’indice moltiplicata per la leva. In caso di due sedute al rialzo seguite da una al ribasso, la performance del Benchmark a leva sarà lievemente inferiore rispetto alla performance dell’indice moltiplicato per la leva.

COMMISSIONI – Applicate proporzionalmente al periodo di detenzione del prodotto, sono pari alle commissioni di gestione di 0,40% per anno (alla data di emissione e con massimo di 0,40%) e alla commissione di gap (con massimo di 8%). La commissione di gap corrisponde al costo di copertura per limitare il rischio dell’investitore all’ammontare investito in caso di forte ribasso dell’indice di riferimento durante la seduta di borsa. Il costo è calcolato ogni giorno ed è applicato sul valore del Certificate. Eventuali variazioni sono determinate a discrezione dell’emittente e comunicate a Borsa Italiana e pubblicate sul sito www.investimenti.unicredit.it

FISCALITÀ – I redditi realizzati da investitori residenti in Italia che agiscono al di fuori dell’esercizio di imprese commerciali sono soggetti a imposta sostitutiva con aliquota del 2’% (Decreto Legge 13 agosto 2011 n. 138, convertito con la Legge 14 settembre 2011 n. 148). È consentito compensare i redditi derivanti dai certificate con le minusvalenze rivenienti anche da altri titoli, nell’ambito del regime di tassazione proprio di ciascun investitore (regime della dichiarazione, regime del risparmio amministrato, regime del risparmio gestito). Quando l’investitore è una società o ente commerciale residente in Italia o una stabile organizzazione di soggetto non residente, i redditi derivanti dai certificate concorrono a formare il reddito d’impresa.

FATTORI DI RISCHIO – Il certificate non garantisce il rimborso del capitale investito, né in caso di vendita, né in caso di richiamo anticipato da parte dell’emittente, né alla scadenza. Alla data di richiamo o di esercizio o di scadenza il certificate può infatti implicare perdite di capitale se il valore del sottostante è decresciuto rispetto alla quotazione dello stesso nel momento di acquisto del prodotto. I Benchmark sono esposti al rischio derivante dall’aumento della volatilità dell’indice sottostante. Rispetto all’investimento diretto sul sottostante, i Certificate espongono l’investitore al rischio di credito sull’Emittente UniCredit Bank AG. Prima di ogni investimento leggere il prospetto informativo disponibile su www.investimenti.unicredit.it

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!