Boost Etp, asset globali a 60 miliardi di diollari per gli etp S&L

60 MILIARDI DI DOLLARI – I rischi geopolitici, prima tra tutti la crisi in Ucraina, frenano la crescita dell’industria degli exchange traded products short e a leva. Secondo l’ultimo rapporto elaborato da Boost Etp – intitolato BOOST S&L ETF/ETP Global Flows – alla fine di agosto, gli asset under management detenuti dagli ETP S&L sono stati pari a 59,7 miliardi di dollari, essenzialmente invariati dalla fine di luglio. Gli ETP targati BOOST hanno invece raggiunto la quota record di 130 milioni di attivi in gestione, con 168 milioni di dollari di turnover, il livello più alto degli ultimi quattro mesi.

AZIONARIO – Nel dettaglio, il sentiment degli investitori S&L verso il mercato azionario è stato mutevole. Tanto il riposizionamento ribassista ha guidato, su ampia scala, la liquidazioni di posizioni long sull’azionario americano, quanto il riposizionamento sull’azionario Europa è stato rialzista con la creazione di posizioni long sulla scia di redemption in posizioni short.

FIXED INCOME – Sul fronte del reddito fisso, l’atteggiamento degli investitori S&L rispetto al debito pubblico tedesco è stato marcatamente ribassista, a causa anche dell’eccessivo ribasso dei rendimenti dei Bund (meno dell’1% sui 10 anni e con un rendimento negativo sui 2 anni). A seguito di creation in posizioni short per un valore di 81 milioni di dollari nel mese di agosto, gli afflussi cumulativi in ETP, trainati dal debito tedesco, sono stati finora pari a 425 milioni di dollari.

COMMODITIES – Il sentiment degli investitori S&L verso le materie prime è stato trainato da un riposizionamento rialzista nel settore energia. Dopo il forte calo del prezzo del petrolio nel mese di luglio, ulteriormente indebolito nella prima e seconda settimana di agosto, gli investitori si sono riposizionati con forte convinzione intorno all’aumento dei prezzi. Con afflussi di 146 milioni di dollari in ETP long e deflussi per 258 milioni di dollari in ETP short – superiori ai flussi nella stessa direzione nel mese di luglio – il riposizionamento rialzista in ETP S&L, che monitorano l’andamento del petrolio, sembra essersi intensificato. Nello stesso tempo, dopo il forte calo di luglio, l’inversione negli Stati Uniti rispetto al gas naturale ha coinciso con il riposizionamento rialzista da parte degli investitori S&L nel mese di agosto. Tuttavia, con afflussi in ETP long e deflussi in ETP short, nettamente inferiori rispetto a luglio, la posizione rialzista degli investitori S&L sul gas naturale degli Stati Uniti sembra essersi indebolita. Sulla scia della crisi in Medio Oriente e del rafforzamento dell’economia statunitense, è probabile che il sentiment rialzista nel settore energia traini gli ETP S&L che investono in materie prime.

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA – In termini di asset allocation, alla fine di agosto, gli ETP azionari sono stati i più popolari con il 68% del totale delle masse gestite (40,6 miliardi di dollari), seguiti dagli ETP sul debito (19% con 11,3 miliardi di dollari) e dalle materie prime (6%, con 3,8 miliardi di dollari). Le masse in gestione detenute da ETP che investono in valute e alternativi includono 4 miliardi di dollari. Per quanto riguarda i titoli azionari, la maggior parte degli asset in gestione è concentrata negli Stati Uniti (16,4 miliardi di dollari) e in Europa (6 miliardi). Per gli ETP sul debito, invece, la maggior parte delle masse in gestione è sul debito pubblico americano (8,3 miliardi di dollari), su quello tedesco (1,2 miliardi dollari) e su quello italiano (220 milioni di dollari). Nelle commodity, il gas naturale (908 milioni dollari di AUM), l’argento (882 milioni dollari di AUM) il petrolio (813 milioni dollari di AUM) e l’oro (803 milioni dollari di AUM) sono stati i più popolari.

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