DUE NUOVI ETF QUOTATI A PIAZZA AFFARI – Ubs Global Asset Management amplia la sua gamma di strumenti e quota anche a Piazza Affari due nuovi etf che permettono di prendere posizione sull’obbligazionario corporate americano investment grade. Lo comunica la stessa società in una nota. UBS ETF – Barclays US Liquid Corporates UCITS ETF A-dis e UBS ETF – Barclays US Liquid Corporates 1-5 Year UCITS ETF A-dis saranno quotati sul segmento Etfplus a partire da mercoledì 14 gennaio. Sono a replica fisica, hanno un Ter annuo dello 0,18% e prevedono la distribuzione semestrale delle cedole. Già quotati a Francoforte, dal giugno del 2014 a oggi hanno raccolto complessivamente 200 milioni di euro. I due nuovi strumenti si affiancano all’UBS ETF – Barclays US Liquid Corporates UCITS ETF (Hedged to EUR) A-acc, quotato a giugno.
LE CARATTERISTICHE – In particolare, come si apprende sempre dalla nota, UBS ETF – Barclays US Liquid Corporates UCITS ETF A-dis replica l’indice di Barclays Barclays US Liquid Corporates, composto da 300 obbligazioni corporate investment grade a tasso fisso, emesse da società quotate sui listini Usa e con una durata residua di almeno un anno. L’indice è ampiamente diversificato. I primi 50 titoli, infatti, pesano per meno del 34%. L’altro, UBS ETF – Barclays US Liquid Corporates 1-5 Years UCITS ETF A-dis, replica un indice di Barclays composto da 103 obbligazioni corporate investment grade a tasso fisso, con scadenza tra uno e cinque anni, emesse da società quotate sui listini Usa. Con quest’ultimo lancio, salgono a 62 gli etf quotati a Piazza Affari da Ubs: 44 azionari, 16 obbligazionari, uno su materie prime e uno multi-asset.
IL COMMENTO DEL MANAGER – Simone Rosti, responsabile Italia di Ubs Etf, commenta: “lo scopo di Ubs di offrire strumenti innovativi e diversificati in base alle esigenze degli investitori trova conferma concreta anche in questa occasione. Su un’asset class importante ma decisamente poco presidiata dagli etf come l’obbligazionario corporate Us investment grade, mettiamo a disposizione ben tre strumenti. I nuovi etf, non coprendo il rischio di cambio, permettono di beneficiare di un possibile ulteriore rafforzamento del dollaro sull’euro”.