Etf, Amundi lancia un prodotto sulle obbligazioni corporate

SOLUZIONE ANTI VOLATILITA’ – Amundi Etf amplia la propria gamma sulle obbligazioni corporate lanciando una nuova classe dell’Amundi Etf Floating Rate Usd Corporate Ucits Etf, con copertura del cambio USD/EUR. Amundi Etf Floating Rate Usd Corporate Ucits Etf – Hedged EUR ha l’obiettivo di replicare, il più fedelmente possibile, l’indice Markit iBoxx USD Liquid FRN Investment Grade Corporates 100, indipendentemente dal trend rialzista o ribassista. Le spese correnti del fondo sono pari allo 0,20%. L’indice offre un’esposizione rappresentativa al mercato dei titoli a tasso variabile (floating rate notes, Frn) investment grade denominati in dollari Usa, detenendo fino a 100 titoli altamente liquidi emessi da società di paesi sviluppati. Il lancio di questa nuova classe con copertura del rischio di cambio risponde alla crescente domanda degli investitori per un’esposizione che combini la copertura in caso di un aumento dei tassi di interesse e contro la volatilità delle valute con una migliore performance potenziale. In un contesto di mercato caratterizzato da tassi bassi e aspettative rialziste, le obbligazioni a tasso variabile possono consentire agli investitori di ridurre la loro esposizione ai movimenti dei tassi di interesse. I Frn hanno, infatti, un basso grado di sensitività del prezzo ai tassi di interesse poiché il valore nominale delle loro cedole ne segue l’evoluzione. Amundi Etf è stato il primo emittente di Etf in Europa ad offrire, nel 2014, un’esposizione alle obbligazioni a tasso variabile denominate in euro e a proporre la versione in dollari USA a maggio 2015.

UNA GAMMA COMPLETA – Fannie Wurtz, managing director di Amundi Etf, Indexing & Smart Beta, ha commentato: “Amundi ha sviluppato una gamma completa di Etf sul reddito fisso per supportare gli investitori in tutte le condizioni di mercato. Questo nuovo strumento di investimento soddisfa le esigenze degli investitori di cogliere il potenziale rendimento dei titoli a tasso variabile denominati in dollari Usa ed allo stesso tempo di limitare l’impatto della volatilità del tasso di cambio USD/EUR”.

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