Analisi BlackRock: flussi record per gli Etp obbligazionari

Di seguito pubblichiamo la sintesi del BlackRock ETP Landscape che illustra l’andamento globale del mercato degli ETP (Exchange traded product) nel mese di settembre 2017, unitamente ad un’analisi più dettagliata delle tendenze per gli ETP domiciliati in Europa.

Le principali evidenze:

 

  • La forte domanda per ETP obbligazionari a livello globale ha contribuito a far registrare flussi record in ingresso per questa asset class nel corso dell’anno (126,4 miliardi di dollari). La raccolta di settembre, pari a 12,7 miliardi di dollari, è stata trainata da un crescente interesse per i fondi governativi statunitensi a lungo termine e dall’obbligazionario high yield.
  • A settembre le esposizioni azionarie emergenti allargate hanno accelerato a 3,9 miliardi di dollari, segnando un nuovo record annuale e il miglior livello di flussi mensili da maggio, nonostante il modesto rafforzamento del dollaro USA.
  • Nel complesso, i flussi nel terzo trimestre hanno raggiunto 126 miliardi di dollari, con flussi annui di 458 miliardi di dollari, già superiori al dato record di 378,4 miliardi di dollari della raccolta dell’intero 2016.

 

Patrick Mattar, del team capital markets EMEA di iShares (BlackRock), ha commentato le cinque principali tendenze dei flussi degli ETP europei registrate nel mese di settembre:

 

  1. Non sono un “Berliner”

“Settembre è stato un altro mese positivo per gli ETP azionari quotati in EMEA segnando il tredicesimo mese di afflussi consecutivi, ovvero un nuovo record. Tuttavia, l’appetito degli investitori americani per le azioni europee pare essersi raffreddato. Con il rafforzamento delle prospettive di crescita europea, sembra che la valuta stia giocando un ruolo crescente nell’orientamento dei flussi. Il rafforzamento del dollaro nel corso del mese di settembre potrebbe aver incoraggiato gli investitori statunitensi a riposizionarsi sui mercati azionari domestici”.

 

  1. I mercati emergenti sempre più in alto

“Settembre è stato l’ottavo mese consecutivo di afflussi su ETP sui mercati emergenti domiciliati in EMEA. La maggioranza dei flussi ha riguardato esposizioni allargate, in quanto gli investitori stanno ampliando la gamma di veicoli utilizzati per accedere ai mercati emergenti. I contratti futures sui mercati emergenti sono sempre più onerosi, tanto che gli investitori potrebbero considerare gli ETF come strumenti equivalenti ed efficienti dal punto di vista dei costi”.

 

  1. I finanziari USA volano

“Sull’onda di speculazioni che un imminente aumento dei tassi negli Stati Uniti migliorerà la redditività delle banche, gli ETP domiciliati in EMEA con esposizione al settore finanziario statunitense hanno registrato a settembre i maggiori afflussi di sempre (+ 0,5 miliardi di dollari). Tali flussi sono stati così consistenti da compensare le fuoriuscite registrate a livello di tutti gli altri fondi settoriali, rendendo positivo il saldo della raccolta degli ETP settoriali statunitensi quotati in EMEA.

 

  1. Oro in rosso

“A settembre si sono registrati i primi deflussi dagli ETP sull’oro da dicembre 2016, interrompendo un trend positivo durato 8 mesi. Abbiamo già evidenziato la divergenza tra i flussi sull’oro in EMEA e negli ETP domiciliati negli Stati Uniti: tale diversità si è acuita a settembre quando i fondi sull’oro quotati negli Stati Uniti hanno archiviato la migliore raccolta mensile dal giugno 2016. Sembra che negli Stati Uniti negli ultimi due mesi gli investitori si siano concentrati sulla protezione dei portafogli, mentre gli europei abbiano incrementato l’allocazione verso asset rischiosi, diminuendo al contempo l’esposizione all’oro”.

 

  1. Ex machina

“Gli ETF che offrono un’esposizione a società globali che potrebbero beneficiare dell’aumento dell’uso della robotica hanno registrato la migliore raccolta di sempre, pari a 780 milioni di dollari. All’inizio del 2017 i quattro ETP globali che investono in robotica avevano un patrimonio in gestione pari a 415 milioni di dollari, mentre ad oggi si attesta a 3,6 miliardi di dollari. Se includiamo nel conteggio anche i fondi comuni, l’universo combinato di 16 fondi vanta asset in gestione di 14,7 miliardi di dollari, rispetto a meno di 300 milioni di dollari nel 2015”.

 

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