SeDeX: i dati di maggio

A maggio il numero dei contratti registrati nel mercato dei securitised derivatives ha evidenziato una diminuzione del 16% rispetto al mese precedente. In particolare si è scesi dai 293.333 contratti chiusi ad aprile per un valore totale di 2,69 miliardi di euro, agli attuali 253.115 per un controvalore di 2,44 miliardi.

A guidare la classifica  dei prodotti più contrattati si sono piazzati al primo posto i covered warrant plain vanilla con 213.952 contratti, per un controvalore di 1,21 miliardi seguiti dagli investment certificates classe B con 20.002 e un controvalore pari a 1,13 miliardi e i levarege certificates con 15.203 per un controvalore di 64 milioni.

Tra i sottostanti, i più utilizzati sono stati, come ad aprile, gli indici italiani che hanno riguardato 116.617 contratti, davanti alle azioni italiane con 97.109 e dagli indici esteri con 23.516.

Mentre per quanto riguarda i primi 10 sottostanti in ordine di contratti scambiati (vedi tabella sotto) sul podio sono saliti gli stessi del mese precedente, vale a dire l’indice S&P/MIB, seguito dal titolo Fiat e dal titolo Eni.

Sul fronte, invece, dei primi 10 sottostanti in ordine di controvalore scambiato (vedi tabella sotto), la medaglia d’oro è andata al titolo Eni che ha spodestato l’indice S&P/MIB, mentre il titolo Fiat si riconfermato al terzo posto.

Tra gli emittenti si è distinta [s]Societe Generale[/s] che ha chiuso 101.791 contratti per un controvalore di 344 milioni di euro, davanti a [s]Banca IMI[/s] con 48.453 contratti e un controvalore di 455 milioni e Unicredito Italiano con 26.651 contratti per un controvalore di 528 milioni.

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