Banche, Intesa-SanPaolo si conferma in vetta tra i brand online 

Intesa-SanPaolo mantiene la testa della classifica dei miglior brand online nel settore bancario anche a giugno 2016. È quanto emerge dal report mensile di BEM Research che ha analizzato l’andamento online di 26 banche attive in Italia sulla base di 5 parametri: 1) i brand maggiormente cercati su Google; 2) la visibilità dei siti web su parole chiavi ad alto traffico relative al settore di riferimento; 3) la velocità di caricamento delle pagine web; 4) l’usabilità dei siti web; 5) il grado di competizione online nel settore in cui l’azienda opera.

Seconda si conferma Unicredit che migliora di 3,6 punti indice la sua performance (si attesta a 43,6). In terza posizione sale Banco di Napoli, istituto del gruppo Intesa-SanPaolo, che continua a migliorarsi: ad aprile era sesto, a maggio quarto e oggi conquista l’ultimo gradino del podio. Scala una casella in trenta giorni MPS, ora in quarta posizione, e chiude la classifica dei migliori Cariparma, società del gruppo francese Crédit Agricole. Esce dall’elenco dei top-five Banco Popolare: a maggio l’istituto veronese aveva agguantato la terza piazza anche sull’onda della fusione con BPM.Schermata 2016-06-30 alle 09.10.35

Nel complesso l’andamento dei 26 brand del settore bancario sul web italiano registra una media di punti indice di 29,7, un risultato in calo del 2% rispetto a maggio. Il grado di competizione su Internet è considerato da BEM Research “basso” e il numero delle ricerche su Google per parole-chiave segna un -10% rispetto a un anno fa.

«L’andamento sul web di tutto il settore bancario dimostra come per gli istituti di credito la presenza sul territorio sia ancora importante – spiega Carlo Milani, direttore di BEM Research – Per il futuro è determinante che le banche si presentino sul web in modo chiaro e semplice; per avvicinarsi alla nuova clientela e per poter offrire in modo trasparente le informazioni che regolano il settore. All’indomani del referendum sulla Brexit le banche italiane sono state oggetto di pesanti vendite in Borsa e il risultato del voto sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea potrebbe pesare sui mercati internazionali ancora a lungo. È indispensabile per l’intero settore costruirsi una solida reputazione sul web per mettere un argine al panic selling», conclude Milani.

 

 

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!