Nuovo crollo del Bitcoin: la colpa è ancora della Cina

Ieri (9 febbraio) il Bitcoin ha perduto circa il 10% in poche ore, in molti si sono chiesti quale fosse il motivo.

iFinance lo ha trovato: la Banca Centrale Cinese (People’s Bank of China – PBOC) ha rafforzato le misure di sicurezza contro il riciclaggio e fra queste ha chiesto agli operatori cinesi che permettono la “spesa” in Bitcoin di “congelare” le attività in attesa di approfondimenti.

L’operazione però non ha previsto il blocco del trading dei Bitcoin, così sono stati moltissimi gli investitori cinesi che hanno convertito i loro Bitcoin in RMB, “spendibili” liberamente, facendone crollare il valore a livello mondiale.

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