Hong Kong: troppo comoda e moderna per il Fintech

Hong Kong è una città a sviluppo fortemente verticale e con un densità abitativa altissima.
Una specie di New York incastrata fra il mare e le montagne dove l’urbanistica vince ogni sfida e permette a milioni di persone e automobili di vivere comodamente in uno spazio molto piccolo

I mezzi pubblici sono efficienti, esistono “camminatoi” coperti che uniscono i vari palazzi al di sopra dei piano stradale e perfino un lunghissimo sistema di scale-mobili urbane nella zona più ripida. Così come tunnel, sopraelevate e micro-svincoli volanti fra i palazzi permettono al traffico di essere relativamente fluido.

Ma a dare qualità della vita in questa giungla di palazzi non è solo l’urbanistica, ma anche il mondo dei servizi e dell’ospitalità super sviluppati al suo interno. Ad Hong Kong ogni 100 metri ci sono: una banca, due bancomat, tre conviniet-store e 5 ristorantini.

Le banche sono come quelle di tutto il mondo e offrono tutti i servizi tipici: conti, carte di credito e debito, assicurazioni, trading, prestiti, ecc. Così fanno i bancomat. Mentre i convinient-store sono tipici dell’Asia e concentrano in un solo esercizio commerciale quello che in Italia si fa in cinque negozi diverse: supermercato, bar, giornalaio, tabaccaio e farmacia. Naturalmente per tabaccaio si intende l’ultima evoluzione di questo, cioè dove si pagano anche le bollette, le multe e si ricarica la “Octopus”, la carta contact-less che dal 1997 dà accesso ai mezzi pubblici di Hong Kong e dal 2000 è anche una prepagata accettata quasi ovunque.

Così, con una banca, due bancomat e tre convinient-store ogni cento metri, gli “Hongkonghini” stanno snobbando tutte le Fintech commerciali come home banking, mobile payment-insurance-trading, P2P Loan, identity recognition, ecc. Tutte tecnologie che invece stanno dilagando in Cina, India e anche Africa, cioè dove trovare una banca o un convinient-store con servizi finanziari è difficile. Per assurdo a Hong Kong il freno alla modernità è la modernità stessa, o meglio quello che fino a ieri consideravamo modernità.

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