Anglo-Cinese il primo indice del Crowdfunding

Lo scorso martedì 11 aprile è stato presentato a Londra il primo indice che riassume l’andamento dell’industria del Crowdfunding.

L’indice è stato sviluppato congiuntamente dalla Business Big Data Ltd (azienda di ChengDu, Cina), dall’Academy of Internet Finance of Zhejiang University (sempre cinese, con uffici anche a Londra) e dalla Crowdsurfer Ltd (di Cambridge, società esperta nelle ricerche ed elaborazioni di dati nel settore del Crowdfunding).

“L’indice raccoglie dati da migliaia di piattaforme di crowdfunding di tutto il mondo e permettere agli investitori di valutare le opportunità e i rischi di investimento nel settore”, ha detto Zeng Tu, CEO di BBD Cina.

Mentre Richard Baker, presidente di Crowdsurfer, ha detto che “l’indice ingloberà i dati sia delle piattaforme di Equity Crowdfunding che di quelle di Peer-to-Peer Crowdfunding”, dando così un riscontro esaustivo del settore.

L’indice, che sarà a disposizione del pubblico nei prossimi mesi, svolgerà un ruolo che è simile a quello degli indici di borsa.

In particolare sarà a disposizione di banche e gestori patrimoniali, in modo che questi possano creare prodotti derivati, come fondi che duplicano i risultati dell’indice consentendo agli investitori di godere dei profitti dell’industria senza investire direttamente nelle piattaforme di Crowdfunding.

Allo stesso tempo governi e istituzioni potranno usare l’indice come fonte di informazione nella stesura delle loro politiche di sviluppo.

Il Crowdfunding ha guadagnato sempre più visibilità con la crisi finanziaria iniziata nel 2008, che al contrario ha indebolito la credibilità delle banche e di altre istituzioni finanziarie tradizionali. È stato poi sostenuto dalla crescita della tecnologia Internet e Fintech.

Non è un caso che siano cinesi i promotori dell’indice, infatti la Cina è molto attenta al settore e le piattaforme P2P sono centinaia. Tanto che la Banca Mondiale prevede un crescita del valore del Crowdfunding in Cina fino a 50 miliardi di USD prima del 2025, oltre il 50% del valore totale mondiale.

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