Un vezzo modernista o il primo avamposto di una rivoluzione? Nel caso di ciò che sta per avvenire a Zugo i pareri propendono decisamente per la seconda versione.
Nella cittadina svizzera, secondo quanto riportato dal sito ufficiale della città, dal primo luglio sarà infatti possibile pagare una serie di servizi, tra cui sanità e trasporti, con i Bitcoin.
Il Franco sarà solo valuta di riserva, ma non come si usa dire spesso con il senso di “riserva di valore”, quanto di vera e propria scorta. Verrà infatti utilizzata solo da chi non sarà in grado di procurarsi bitcoin.
Con la criptomoneta sarà anche possibile pagare le tasse comunali e in generale tutto ciò che è connesso con l’amministrazione pubblica, fino a un valore massimo di 2.000 Franchi.
Un primo bilancio dell’esperienza verrà tracciato a fine anno, quando l’amministrazione comunale di Zugo deciderà se estendere il pagamento di ulteriori servizi attraverso monete digitali.
Augurandosi che nel frattempo il valore del Bitcoin non subisca le forti oscillazioni cui ha abituato, l’ostacolo che fin qui ne aveva frenato l’utilizzo da parte di altre istituzioni.