Fondi comuni – M&G, coraggiosa con prudenza

La giornata di oggi vedrà incentrare il nostro focus di analisi su di prodotto di investimento dal profilo bivalente: un fondo obbligazionario dalle spiccate peculiarità offensive. Stiamo parlando del M&G European Corporate Bond Fund C, che, sulla base dei dati disponibili nel nostro Product Selector, ottiene una performance ad un anno negativa, pari al -3,92%, ma comunque al di sopra del proprio benchmark di riferimento (il Merrill Lynch Emu Corporate Index).

Lanciato nel 2003 da M&G Investment, il fondo investe per lo più in titoli di debito investment-grade (i rating più presenti all’interno del portafoglio sono il BBB e l’A) denominati in Euro. E’ inoltre possibile l’investimento in obbligazioni corporate ad alto rendimento e titoli di stato denominati in qualsiasi valuta europea.L’esposizione del comparto a titoli di stato e altri organismi pubblici può essere acquisita tramite l’uso di derivati. E’ importante considerare che il gestore si concentra nella ricerca sul credito interna; il rischio di insolvenza è oggetto di un monitoraggio costante e il portafoglio è sempre ben diversificato. Il comparto possiede un’esposizione su almeno 100 diverse società, distribuite in vari settori economici. Il peso singolo viene valutato sulla base della qualità di credito

Dal lato dell’investitore, il prodotto si configura con un profilo di rischio medio alto (parlando di obbligazionari); tuttavia, ai fini del contenimento del rischio, il gestore ha il supporto di un team di 50 analisti del credito e la sua elevata esposizione a titoli con rating BBB è motivata dalla convinzione che il tasso di default non raggiungerà i livelli attesi dal mercato. Si punta principalmente ad un orizzonte di investimento di medio lungo termine. I risultati su questo arco temporale appaiono più convincenti; il fondo si presenta quasi sempre al di sopra del proprio benchmanrk di riferimento e ottiene una performance a 5 anni pari all’8,2%. Appare oltretutto opportuno dire che sul non brillantissimo risultato dell’ottica a un anno (-3,92%) pesa probabilmente la presenza in portafoglio di alcuni nomi “caldi” del 2008 come Bank of America (1,9%) o Citigroup (1,4%). Problemi comunque attenuati dai sistemi interni di monitoraggio, che hanno permesso di contenere le perdite.

Insomma, siamo di fronte a un prodotto che si caratterizza per una coraggiosa timidezza. E si sa, un po’ di sfrontatezza, di questi tempi, è sempre apprezzabile. Come diceva Emily Dickinson, a proposito del coraggio: “Meglio accendere una candela che brancolare nell’oscurità”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!