Risparmio gestito – A chi importa dei clienti?

Si parla di tutto: società in perdita, razionalizzazione delle risorse, mercati indecisi e quant’altro. Il problema vero è che ci si interessa poco o niente di chi la crisi la soffre maggiormente: il cliente. Un pensiero condiviso anche dai nostri lettori, stando a quanto riportato dalla seguente mail.

“Matteo Chiamenti
ho letto l’articolo del Risparmio Gestito, perdita 80,5 mld di euro !! c’è da chiederci : ci sono persone competenti ? Come fa un cliente avere fiducia con questi dati ? Perchè è sempre il cliente a perdere i capitali, sudati nella vita? Esiste un valore di coscienza verso i risparmiatori? Quante Egregio
famiglie hanno consegnato i loro risparmi nella fiducia di avere un domani un  gruzzolo per la loro vecchiaia? Forse questi gestori vivono in un altro pianeta? Forse hanno ricevuto i Stock Grant e i Stock Option ? I risparmiatori NO !!! Peccato….. Per me il cliente è sacro, solo lui fa girare l’economia, quindi si deve avere attenzione e tutela della sua fiducia . Credo, che una relazione evidente  a questi signori,che con una  più attenta  partecipazione e confronto con i clienti, avere l’umiltà di ascoltarli e guidarli nella gestione del risparmio,con la garanzia del capitale !!!   è il futuro della ripresa dell’economia   . Ora questi gestori , forse saranno premiati con l’esito dei dati da lei espressi ?  O sarebbe corretto portarli da un fabbro a  battere il ferro fino che si scalda, così potrebbero capire il sudore di accantonare euro su euro per il futuro  della vecchiaia? La ringrazio della sua gentile attenzione, mi auguro che i suoi articoli siano delle frecce che pungano per avere una selezione di gestori che siano competenti e responsabili nel loro ruolo , a tutela dei capitali che i risparmiatori hanno in buona fede consegnato. Cordiali saluti”

Per quel che mi riguarda, farò di tutto per pungere il più possibile. Nell’utopica convinzione che questo possa servire a qualcosa. Ma si sa, da giovani bisogna davvero essere senza cuore per non essere minimamente idealisti. E da anziani, davvero troppo stupidi per non essere realisti. La nostra redazione, per fortuna (o per sfortuna, a seconda dei punti di vista), non si presenta ancora attempata.

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