Fondi comuni – Henderson, sofisticata con semplicità

Oggi il nostro “Fondo del giorno” è quanto mai attuale. E non per il fatto che siamo effettivamente nella giornata di oggi, cosa che lo rende comunque attuale d’ufficio, bensì perché trattiamo un prodotto che nella giornata di ieri ha visto una interessante presentazione (anche se è già presente sul mercato da circa due anni) da parte del suo direttore Paul Casson. Si tratta dell’ Henderson Horizon Pan European Alpha Fund, proposto intuitivamente da Henderson Global Investors e ricercabile tramite il nostro product selector.

Nonostante la deprimente pioggia mattutina, negli uffici della società sono stati presentati i radiosi risultati ottenuti dal fondo, esposti dallo stesso Paul Casson. Perché effettivamente, considerando che si tratta di un prodotto a base azionaria e tenendo conto dell’andamento del mercato di riferimento, la performance è sempre stata nettamente migliore del benchmark (MSCI Europe index). Il tutto senza fare uso di derivati.

E pensare che era nato come un 130/30 (il gestore vende allo scoperto fino al 30% del portafoglio, utilizzando il ricavato per andare lunghi fino al 130%); ma la strategia non ha funzionato e Henderson ha deciso di rivoluzionare il tutto, delegando la responsabilità della nuova creatura a Casson. Quella che poteva sembrare essere l’ultima spiaggia per un prodotto destinato all’insuccesso, si è dimostrata in realtà come genesi di un fondo vincente.

La filosofia di gestione si basa sulla presenza attiva di fund managers, che si focalizzano sull’analisi fondamentale, ai fini di individuare le opportunità long e short (il fondo attualmente è concentrato maggiormente sulle long, e a livello settoriale sui consumi discrezionali e i servizi delle telecomunicazioni) . L’analisi dei titoli presenti si concentra sulle prospettive di lungo termine, sulla configurazione del rischio, sulla cash flow analysis e sulla sostenibilità della struttura patrimoniale. Il tutto partendo dal presupposto che le posizioni short e long richiedono differenti focus, pur con alcune considerazioni condivise (per esempio la solidità patrimoniale). Un bilanciamento virtuoso tra quella che è una gestione razionale del rischio (nelle parole dello stesso Casson, ad esempio, all’interno del fondo non verranno mai considerate società con strutture di debito palesemente insostenibili) e il concetto di market timing.

Un prodotto che ha resistito bene agli scossoni subiti dal mercato equity, ma che vuole soprattutto proporsi protagonista in vista di un’uscita dalla crisi; una volontà supportata da precisi studi, che hanno portato all’osservazione del convincente andamento della performance in ipotesi di mercato bull, come si osserva nel grafico sottostante.


.
Insomma, se è vero che i latini erano soliti dire “per aspera ad astra”, senza scomodare nessuno si può parlare di un piccolo romanzo di formazione. Il giovane Holden può finalmente fare le sue stramaledette valigie in santa pace; la storia del triste 130/30 che, grazie all’aiuto del buon Paul Casson, si trasforma e riesce a mostrare tutta la sua forza e maturità, è ormai destinata a entrare nei cuori dei risparmiatori dallo spirito romantico. Un unico appunto: le lacrime non sono ammesse. Il mercato, confuso com’è, potrebbe interpretarle come segnali di sfiducia.   

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!