Schroders punta su energia e azioni sottovalutate

Dal suo lancio, il 10 dicembre 2004, Schroder ISF US Small & Mid Cap Equity ha registrato un forte andamento, sovraperformando marcatamente l’indice Russell 2500. il trend è stato decisamente positivo, nonostante il contesto di difficoltà delle piccole e medie imprese statunitensi nell’ultimo anno. Di seguito la seconda parte dell’intervista a Jenny Jones, head of US SMall & Mid Cap Equities per Schroders, riguardo la sua visione sull’economia e come lei intende posizionare i propri fondi nei prossimi mesi.

Come sta posizionando il suo portafoglio al momento?
Le valutazioni sono calate sul mercato e ci sono opportunità d’investimento in determinate aree. Tipicamente, noi non investiamo in settori tematici ma ci concentriamo invece nell’identificare singole società con un forte modello di business, un valido team di gestione ed un vantaggio competitivo duraturo. Un’area d’interesse, al momento, è il comparto energetico. Stiamo rivedendo i nomi detenuti in portafoglio in passato ma venduti l’estate scorsa, non appena i titoli sono cresciuti e le quotazioni sono diventate eccessive. Un esempio è Concho Resources, una società di esplorazione e produzione di petrolio e gas naturali. C’è stata una predominate filosofia attorno i nostri investimenti sulla previdenza (settore healthcare) per qualche tempo. Ci siamo focalizzati su società che stanno salvaguardando la propria liquidità perché, in un contesto di deficit crescenti, il sistema di previdenza è cresciuto in seguito alla pressione della riduzione dei costi. Un esempio di una nostra holding preferita, è DaVita.  La società, fornitrice di servizi di dialisi,ed  ha registrato rendimenti particolarmente elevati grazie alla natura ripetitiva del proprio business.

In che tipo di società avete investito o intendete farlo?
Il nostro approccio d’investimento si concentra su tre tipi di titoli: società in crescita prezzate male dal mercato (i prezzi attuali sottovalutano quello che crediamo essere la crescita potenziale della società), società a flussi costanti (società con rendimenti ricorrenti e forti flussi di cassa) e società che presto potrebbero avere dei capovolgimenti (qualcosa all’interno dell’impresa che è andata male, ma in cui noi vediamo possibilità di miglioramento). Nel 2008 la percentuale di portafoglio investito nelle società a flussi costanti è aumentata, con le nostre preferenze di portafoglio indirizzate verso questo genere di rendimenti ed alti flussi di cassa. Questi titoli sono anche scemati di meno nel contesto negativo di mercato, causando un aumento della loro relativa quota di portafoglio. Attualmente stiamo trovando molte più opportunità interessanti nel segmento di crescita delle imprese prezzate male e ci si aspetta una quota in aumento nel nostro portafoglio nei prossimi mesi. Un esempio di impresa sottovalutata dal mercato è stata Copart, fornitrice leader di aste e servizi connessi al mercato del recupero di autovetture. Questo segmento  è calato creando preoccupazioni  sui prezzi sempre più bassi delle auto usate e sui prezzi dei pezzi d’acciaio da riutilizzare. Noi abbiamo pensato che la liquidazione sia stata esagerata e non abbia riflesso le opportunità di lungo termine come risultato della forte posizione di mercato di questa società e reputazione come innovatrice in campo tecnologico.

La prima parte dell’intervista, è consultabile al seguente link.

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