Fondi comuni – segnali positivi nella regione Asia Pacifico

L’inizio della settimana ha visto la borsa giapponese in calo in seguito ai timori legati alle conseguenze che l’influenza suina potrebbe avere sull’economia e che allo stesso tempo ha spinto al rialzo lo yen e ha quindi penalizzato i grandi esportatori: Toyota -4,1%, Honda -2,4%, Sony -3,3%.
A godere della situazione sono invece i farmaceutici come Chugai che vendendo l’antivirale Tamiflu ha guadagnato il 14%.
Anche le altre borse dell’area hanno chiuso in negativo: lo Shanghai Composite ha perso l’1,8% in seguito alle notizie negative arrivate dal fronte societario. China Pacific Insurance, terza compagnia assicurativa cinese, ha visto i propri utili in calo dell’89% nel primo trimestre. PetroChina ha perso il 2,2% in seguito all’annuncio che nel primo trimestre gli utili sono calati più del previsto. Angang Steel, secondo produttorre d’acciao, perde il 3,5% in seguito al crollo dell’utile pari al 99%.

A fine settimana, invece, si ha avuto un’invesrione di tendenza grazie alle notizie provenienti da Wall Street ( le spese per i consumi, motore dell’economia  americane, sono cresciute del 2,2% nel primo trimestre) e per quelle interne: in marzo la produzione industriale giapponese è salita del 1,6% rispetto al mese precedente ed è anche migliore delle attese. Honda si attende un utile operativo nel corrente esercizio ed è fiduciosa su una ripresa della domanda americana.
Annche lo Shangai Composite è salito del 3,3% grazie al rialzo dell’indice PMI, indicatore del settore manifatturiero, che ha aumentato la fiducia degli investitori sulla salute dell’economia cinese.

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo Jp Morgan Investment Funds JF Asia Ex Japan Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 27 aprile al 4 maggio con una performance positiva del +14,2%.
Il benchmark di riferimento è il MSCI AC Asia Free ex Japan Index.
Il comparto investe in un portafoglio composto da azioni selezionate di emittenti che abbiano le loro principali attività nella regione asiatica, con l’esclusione del Giappone, o che siano costituiti in base alle leggi di tali Paesi o che traggano una parte rilevante dei loro profitti da tali Paesi. Il comparto è destinato ad investitori a lungo termine, con un orizzonte temporale compreso fra i 3 ed i 5 anni, alla ricerca di un portafoglio diversificato e gestito attivamente di titoli azionari selezionati. Il comparto investirà principalmente (vale a dire, di norma, almeno il 75% del proprio patrimonio netto) in titoli azionari di emittenti che siano collegati ai Paesi sopra descritti, ivi compresi, a titolo esemplificativo, Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Corea, Malesia, Pakistan, Filippine, Sri Lanka, Tailandia, Taiwan, Hong Kong e Singapore. In via generale, alcuni mercati asiatici in crescita – ad esempio Hong Kong – costituiscono una parte considerevole del valore di mercato del benchmark del comparto.

I MIGLIORI FONDI AZIONARI DAL 27/04 AL 04/05

Valuta fondo percentuale
USD JP MORGAN INVESTMENT FUNDS JF ASIA EX – JAPAN FUND 14,24%
USD DEXIA EQUITIES L ASIA PREMIER 13,83%
USD CAF GREATER CHINA 13,70%
USD FORTIS L FUND EQUITY BEST SELECTION ASIA 13,25%
USD HHF PACIFIC EQUITY FUND 13,02%


I PEGGIORI FONDI AZIONARI DAL 27/04 AL 04/05

Valuta fondo percentuale
EURO CAF JAPAN QUANT -3,35%
EURO CAF JAPAN GROWTH -2,99%
EURO CAF JAPAN VALUE -2,82%
USD HHF JAPANESE SMALLER COMPANIES FUND -2,67%
EURO NAS JAPAN EQUITY -2,54%

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