Risparmio gestito – Le opportunità delle obbligazioni

Il barometro segnala tempesta. L’FMI prevede una recessione mondiale da marzo e per l’anno in corso pronostica una crescita negativa del -2.6% negli Stati Uniti, del -5.8% in Giappone e del -3.2% nella zona euro. Secondo la Seco l’economia svizzera dovrebbe contrarsi del 2.2%. «Quantitative easing» Per sostenere le banche compromesse, i governi hanno acquisito partecipazioni e hanno facilitato il rifinanziamento mediante obbligazioni garantite dallo stato.

Questo ribaltamento del rischio sui governi e lo sce nario recessivo si riflettono in un massiccio aumento dei premi per i rischi paese. Nel contempo le banche centrali hanno aperto i rubinetti della politica monetaria per paura della recessione e della deflazione. Diversi paesi sono ormai giunti attorno allo zero con i propri tassi e cominciano ad adottare misure non convenzionali. Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna e Svizzera aumentano la massa monetaria acquistando obbligazioni o divise (il cosiddetto «quantitative easing»).

Gli interventi statali hanno tuttavia un risvolto della medaglia, che si manifesta soprattutto sul mercato obbligazionario. Nel segmento finanziario i premi di rischio hanno raggiunto livelli record. Inattese modifiche legislative, per quanto riguarda il capitale di terzi degli istituti finanziari controllati dallo stato, hanno aumentato lo smarrimento degli investitori contribuendo ad un rialzo dei premi di rischio. In particolare si sono indebolite le obbligazioni finanziarie subordinate. Interessanti corporate bond Il mercato del credito offre dunque spunti interessanti. Gli spread molto elevati nel raffronto storico hanno prodotto una domanda sostenuta.

Sul mercato dei corporate bond denominati in euro sono già stati collocato più di 100 miliardi nel primo trimestre, quindi molto di più dell’intero 2008 (89 mld. di euro). Gli investitori non sono stati delusi: le obbligazioni industriali di prim’ordine con interessanti premi sulle nuove emissioni hanno registrato un andamento di gran lunga migliore rispetto agli analoghi titoli di stato. Anche nel secondo trimestre validi argomenti dovrebbero deporre a favore dell’acquisto di obbligazioni non statali.

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