Risparmio gestito – Voglia di concretezza

Chiamatelo quantitative easing, credit easing, stampa di denaro o – come preferisce Jean Claude Trichet – “supporto intensificato al credito”, la Banca Centrale Europea la scorsa settimana ha fatto un passo in questa direzione. Alla conferenza stampa che è seguita alla decisione sui tassi, Trichet ha annunciato che era stato raggiunto in principio l’accordo sull’acquisto di fino a 60 miliardi di euro di covered bond denominati in euro, che rappresentano all’incirca il 10% del mercato pubblico. Sono stati scelti i covered bond perché questo mercato ha subito in maniera particolarmente negativa le conseguenze della “turbolenza finanziaria”. L’annuncio è positivo per le banche di Germania, Francia e Spagna che fanno maggiormente ricorso a questi strumenti. A prescindere da come la si vuole etichettare, un’incursione nel mercato del credito è chiaramente un segnale che nella BCE le opinioni delle colombe stanno diventando sempre più influenti.

Trichet ha anche annunciato un taglio di 25 punti base del tasso di interesse di riferimento, portandolo all’1%, e ha enfatizzato che non è stato deciso che questo livello dei tassi sia il minimo possibile. Siamo stati informati che l’attuale scadenza a sei mesi dei prestiti offerti alle banche sarà prolungata a un anno e che la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) potrà partecipare alle operazioni di rifinanziamento della BCE a partire dall’8 di luglio. Trovo che questa manovra sia particolarmente intelligente poiché trasferisce potenzialmente dalla BCE alla BEI la decisione di quali aziende riceveranno il prestito, compresa ogni critica che possa arrivare con ulteriori interventi nel mercato del debito.

Trichet ha reso chiaro che tutte le decisioni sono state prese all’unanimità, un passo concepito senza dubbio per mostrare unità dopo i recenti disaccordi, che hanno raggiunto il culmine con la sua richiesta ai membri di non commentare pubblicamente le misure non-standard. Anche se il dibattito sembra oscillare leggermente a favore delle colombe, è chiaro che i falchi stiano ancora difendendo con forza la propria posizione. La debolezza dei dati economici del primo trimestre portano a ritenere che sarà annunciata una politica più concreta. Se l’economia continua a indebolirsi, credo che vedremo rafforzarsi la posizione delle colombe e marginalizzarsi quella dei falchi.
 

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