Fondi comuni – Schroder Euro Corporate Bond

Dopo i minimi toccati nel febbraio 2009 il mercato ha fortemente reagito, e quello che in molti consideravano un rally da bear market si è al contrario dimostrato un movimento solido e ben impostato, che ha permesso il riequilibrio di alcuni eccessi ribassisti ed un graduale ritorno di propensione al rischio da parte degli investitori, con ripercussioni sul mercato azionario, valutario, immobiliare e dei capitali, tra questi quello con il legame più forte nei confronti dell’economia reale.
 

Per i risparmiatori i rischi dell’investimento obbligazionario sono dati dal rischio di tasso, la cui incidenza aumenta con l’allungarsi della scadenza dei titoli, e per questo eliminabile posizionandosi su scadenze brevi, ma soprattutto dal rischio di controparte, che si manifesta a seguito del default del debitore, per il quale la miglior difesa risulta essere la diversificazione. Per eliminare il rischio di controparte una scelta potrebbe essere quella di selezionare titoli con rating tripla AAA tuttavia, proprio per lo scarso rischio presente, questa alternativa penalizza spesso in maniera eccessiva l’investitore offrendo una bassa remunerazione, per questo non risulta essere la scelta migliore per la totalità dell’investimento obbligazionario.
 

La diversificazione per un risparmiatore retail è offerta dai fondi comuni, osserviamo il comportamento dello Schroder Euro Corporate Bond, fondo gestito da Schroder Investment Management Limited, società con una massa gestita che a fine marzo superava i 110 miliardi di Euro, interna al gruppo indipendente londinese Schroder, che da oltre due secoli offre soluzioni di investimento sui diversi mercati internazionali.
Il fondo investe in titoli a tasso fisso e variabile, denominati in Euro, emessi da stati, enti pubblici, emittenti sovranazionali e societari, con un limite massimo del 20 per cento per la componente rappresentata da titoli governativi, per meglio sfruttare le opportunità offerte dal mercato dei capitali.
Il rendimento del fondo, negli ultimi cinque anni, è stato costantemente superiore al benchmark rappresentato dall’indice Merrill Lynch EMU Corporate Bond (7,6% vs. 5,3%), con una crescita rispetto al benchmark che è aumentata nelle fasi più intense della crisi, come sono stati l’ultimo anno (1,4% vs. -3,6%) ed il precedente semestre (5%, vs. -0,2%), a dimostrazione della buona solidità e di un’attenta gestione del rischio dello Schroder Euro Corporate Bond.

La crescente propensione al rischio ha portato di recente gli investitori a spostarsi dai depositi e dai titoli di stato sulle obbligazioni corporate, per approfittare degli spread creditizi piuttosto interessanti, ed in particolare il fondo “ha beneficiato del posizionamento difensivo e dell’esposizione alle obbligazioni societarie di qualità elevata, che hanno riportato buone performance grazie all’eccesso di domanda”, come spiega Adam Cordery, gestore del fondo.
 

Positive le previsioni sul mercato delle obbligazioni corporate, elaborata dalla casa di gestione britannica per i prossimi mesi; “le previsioni fatte ad inizio anno sulla maggiore crescita del settore corporate rispetto alla liquidità ed ai titoli governativi si sono confermate in questi primi sei mesi, per il prossimo anno riteniamo che i titoli corporate di elevata qualità dovrebbero offrire un rendimento compreso tra il 5 ed il 10 per cento”. 
 

Lo Schroder Euro Corporate Bond è contraddistinto da un rischio medio, ed è rivolto ad investitori che desiderano prendere posizione sul settore corporate, attraverso la diversificazione propriamente offerta dai fondi comuni. L’orizzonte temporale dell’investimento, in un normale contesto di mercato, sarebbe da considerarsi di breve e medio termine, tuttavia la possibilità non ancora esclusa, di un ritorno a nuova fase di forte volatilità, suggeriscono un orizzonte temporale di medio e lungo termine.  
 

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