Fondi comuni – Qualcosa è cambiato?

“Qualcosa è cambiato”è un piacevole film con Jack Nicholson e Helen Hunt, che presenta la svolta personale di un personaggio in seguito a un nuovo scenario di fiducia (nei confronti delle persone). Volendo spingerci verso un azzardato parallelismo che farà contenti i cinefili nostrani, viene da chiedersi se questo titolo è applicabile allo scenario attuale del risparmio gestito, dato che i risparmiatori sembrano aver ripreso a credere in questo settore (ne è dimostrazione la raccolta positiva di maggio, fonte Assogestioni, di 1.572 milioni di Euro). Insomma, la fiducia è stata ancora fautrice di rivoluzioni? Confrontiamo i dati di fine 2008 (dicembre) con quelli di maggio.

Sembrerebbe di no, per lo meno non quanto ci si possa aspettare. Se guardiamo la distribuzione dei pesi nel portafoglio delle società di gestione, il decremento percentuale più consistente è quello relativo alle obbligazioni estere, che sono passate dal 17% al 15,2% attuale. Il punto e mezzo percentuale, sembra aver trovato parte della sua collocazione all’interno del comparto azionario; le azioni estere sono passate dal 10,6% all’11,3% mentre quelle italiane sono mutate dal 2,4% al 2,6%. Infine è interessante l’aumento dei titoli di stato che ora solo al 61,7%, 0,7 punti percentuali in più rispetto a fine 2008.

Sul fronte dei protagonisti, le classifiche per patrimonio sono rimaste invariate nei piani alti, con Intesa Sanpaolo, Pioneer e Ubi Banca che detengono rispettivamente il primo, il secondo e il terzo posto. Da menzionare è il balzo in avanti di Bipiemme che, in seguito all’acquisizione di Anima, si attesta come quinto gruppo, alle spalle Arca. L’ultimo aspetto degno di nota all’interno della top ten è il sorpasso patrimoniale di Azimut (nona) su Generali (passata da ottava a decima).

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