Obbligazionari Euro – Asset e Mortgage Backed

Descrizione della categoria
Rientrano in questa particolare categoria i “fondi che investono in titoli obbligazionari emessi prevalentemente da emittenti europei, espressi in euro. Rileva la presenza significativa in portafoglio di obbligazioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione dei debiti (ABS – Asset Backed Securities), incluse quelle garantite da mutui ipotecari (MBS – Mortgage Backed Securities) e, altresì, le Collateralized Debt Obligations (CDO)”.
Stiamo perciò affrontando le tematiche riferite a comparti nell’occhio del ciclone dal luglio del 2007. Infatti in quel periodo scoppiò il caso dei mutui subprime americani, con l’allargamento a macchia d’olio che poi ne derivò a livello globale, fino a colpire anche il vecchio continente.
Per coloro che ancora non ne fossero a conoscenza le ABS -da definizione presente su Borsa Italiana- “sono strumenti finanziari, emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione, del tutto simili alle normali obbligazioni; come queste, infatti, pagano al detentore una serie di cedole a scadenze prefissate per un ammontare determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili… In sintesi il procedimento di creazione di un ABS – noto anche come securitisation – è l’atto con cui una società scorpora dal suo bilancio una serie di crediti, li “impacchetta” adeguatamente e li cede sul mercato, assieme ai flussi finanziari che essi generano, per il tramite della SPV con l’obbiettivo di generare liquidità. La particolarità che distingue le ABS dai comuni bond risiede nella stretta correlazione esistente tra pagamento cedole/rimborso delle obbligazioni a scadenza con le somme incassate dai crediti ceduti (sia interessi, sia rimborso del credito a scadenza).” Mentre le MBS, particolare forma di ABS, sono –da definizione presa su Tesionline- “Titoli garantiti da un insieme di prestiti ipotecari. Essi derivano da un processo di securization, processo che trasforma i debiti ipotecari in titoli negoziabili sui mercati. In Europa questo strumento si è sviluppato solo a partire dal 1996, ed è perciò molto più giovane rispetto a quello sviluppato negli USA.” Sono perciò “Titoli di credito garantiti da un pool di prestiti ipotecari di tipo residenziale o commerciale. Essi derivano da un processo di securitization che trasforma i mutui ipotecari in titoli scambiabili sul mercato.”
Per quanto riguarda i CDO –leggiamo ancora da Tesionline- “sono titoli emessi in seguito ad una operazione di cartolarizzazione di asset incorporanti rischio di credito.
Per strutturare un’operazione di questo tipo, l’originator (tipicamente una banca o un altro istituto finanziario) deve individuare dapprima il portafoglio di asset da cartolarizzare. Tale portafoglio può essere costituito ad esempio da un pool di prestiti bancari, piuttosto che titoli obbligazionari. Individuato il portafoglio questo verrà trasferito ad una società creata ad hoc per la realizzazione dell’operazione di cartolarizzazione, denominata Special Purpose Vehicle o SPV.
L’SPV, per poter finanziare l’acquisto di questo portafoglio emette quindi della note caratterizzate da un diverso profilo rischio rendimento che risponde alle diverse propensioni al rischio (esigenze) degli investitori.
Questo meccanismo di tranching dell’emissione del CDO fa sì che le note emesse siano caratterizzate da una diversa priorità nel ricevere i pagamenti”.

Il benchmark di categoria e il dichiarato dai fondi
I fondi di questo gruppo dichiarano come benchmark indici del mercato monetario quali l’Eonia, l’Euribor a uno o tre mesi, l’MTS Monetario, il JPM Euro Cash a uno o tre mesi, il Germany Euro 3 month Total Return Index.
Giusto si distinguono dagli altri GLOBERSEL BOND il quale fa riferimento al Merrill Lynch Global Government Bond Index ed in effetti tende a spostarsi su scadenze più elevate, così come MUZINICH ENHANCEDYIELD SHORT-TERM FUND,
il migliore della categoria, che tende a seguire in linea di massima il Merrill Lynch German Federal Government (1-3 years) Index e RINASCIMENTO SHORT TERM che fa riferimento all’Euribor 6 Months Index, con l’aggiunta di 60 basis points, mentre
i due comparti di RAIFFEISEN KAPITALANLAGE GMBH, tra i quali citiamo RAIFFEISEN SHORT TERM STRATEGY PLUS, non prevedono alcun indice di riferimento.
Alla luce di queste differenze nell’utilizzo di indici tra i vari fondi inclusi in questa categoria, Bluerating ha deciso di adottare il seguente benchmark: 50% Citigroup World BIG ABS (EUR) + 50% Citigroup WMMI Euro Deposit EMU Euro (3 M)*. L’asterisco sta a significare che dal 20 giugno 2002 al 19 giugno 2007 l’indice utilizzato è stato il Citigroup WMMI Euro Deposit EMU Euro (3 M) (LOC), mentre dal 20 giugno 2007 al 4 settembre 2007 i due indici appena citati sono stati utilizzati in una combinazione differente rispetto alla versione definitiva.
Da tener presente che, come noto, a livello mondiale la definizione di prezzi per i titoli Abs, Mbs e in generale i Cdo risulta allo stato attuale particolarmente difficoltosa.

Le caratteristiche dei fondi inclusi nella categoria
Sono 18 i fondi di questa categoria, ma risultano 24 in totale considerando le doppie classi. E’ evidente che tali comparti hanno investito nei famigerati titoli tossici e, perciò, hanno visto i propri asset ridursi considerevolmente. E’ il caso di JB MULTIBOND ABS FUND, PICTET FUNDS (LUX) EUR ASSET BACKED SECURITIES, PARVEST ABS e
SELLA CAPITAL MANAGEMENT ABS I che esplicitamente dichiarano la propensione all’investimento nelle cartolarizzazioni di certi titoli.
La situazione è meno trasparente ad esempio per AWF ALPHA CREDIT BONDSSELLA CAPITAL MANAGEMENT TESORERIA DINAMICA, LOMBARD ODIER INVEST – THE EUROPEAN SHORT TERM FUND e NORDEA 1 EURO RESERVE, ma osservando l’andamento di questi prodotti e verificandone i titoli in portafoglio non sorgono particolari dubbi sull’esposizione in titoli subprime o, comunque, in generale nelle Cdo.
 

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