La crisi degli ultimi anni non ha fermato i piani di espansione di Legg Mason, uno dei leader internazionali del risparmio gestito, con una storia di oltre 100 anni ed una massa gestita superiore a 630 miliardi di dollari.
Maurizio Ceron, director of business development di Legg Mason in Italia, commenta come segue la notizia dell’inizio del collocamento: “Siamo molto lieti di aver siglato l’accordo con IW Bank che è il nostro primo partner distributivo retail in Italia per la piattaforma di fondi Legg Mason domiciliati a Dublino. Abbiamo scelto IW Bank per il suo modello di business coerente con le nostre idee e i nostri obiettivi. Grazie a quest’accordo i clienti di IW Bank avranno accesso diretto ai portafogli dei gestori delle società del nostro gruppo. Sigliamo l’accordo con IW Bank in un momento in cui l’Italia presenta i primi segnali di ripresa nel settore del risparmio gestito, portiamo sul mercato italiano la nostra esperienza di gestore puro e indipendente”.
La casa statunitense utilizza un “modello di business che è quello delle multi – boutique”, che le permette di contare su di un certo numero di società di proprietà del gruppo, ma indipendenti l’una dall’altra, alla guida delle quali si trovano alcuni fra i più importanti gestori internazionali; “Per fare alcuni esempi citerei Bill Miller storico gestore del Legg Mason Value Fund e Scott Glasser del Clear Bridge US Appreciation Fund che fa parte di un team di gestione che è lo stesso dagli inizi degli anni 80, così come la strategia di selezione titoli. Tra le altre società del gruppo citerei Western Asset Management, uno dei più importanti gestori a livello globale nel settore fixed income”.
L’offerta risulta attualmente pari a 41 comparti, ben suddivisi tra azionari ed obbligazionari, ma già nel corso delle prossime settimane dovrebbe aumentare per raggiungere il numero di 50.
Con il collocamento della Sicav di diritto irlandese Legg Mason Global Funds Plc, IW Bank si conferma una fra le banche più attive in tema di risparmio gestito, con una gamma offerta che supera i 2500 fondi, suddivisi tra 66 case di gestione, una politica dei costi unica nel panorama italiano, ed un forte interesse nell’introdurre in Italia, come primo collocatore, le società di gestione estere non ancora presenti nel nostro mercato.
L’ingresso di Legg Mason conferma un certo interesse da parte dei player internazionali per il mercato domestico, dove ancora oggi la qualità media dei fondi offerti è piuttosto bassa per diverse ragioni, in primo luogo per il forte legame esistente tra case prodotto e canale distributivo; in quest’ottica, l’ampliamento dell’offerta e la crescita concorrenziale garantita della società di Baltimora, stabilisce un passo avanti per il mondo del risparmio gestito in Italia.