Risparmio gestito – Internet, io ci credo pt2

Possiamo dire che i titoli del settore presentano caratteristiche di difensività maggiore rispetto al passato. I modelli di business risultano ora decisamente più stabili, le grosse società generano molti più profitti e molto più Free Cash Flow (Cash Flow operativo al netto degli investimenti in capex), permettendo loro di far fronte ai periodi di crisi in maniera decisamente più appropriata. Del resto, in seguito allo scoppio della bolla Internet all’inizio degli anni 2000, molte di queste società erano già dovute passare per una fase di forte ristrutturazione e rifocalizzazione del proprio business. Le società non hanno debito, bensì cassa netta, e sono in grado di finanziare tutti gli investimenti tramite risorse interne.

Le nuove generazioni sono senz’altro più propense all’utilizzo di Internet a scapito di altri Media tradizionali, che già da anni stanno soffrendo un continuo calo di clienti. Attenzione però al fatto, che le nuove generazioni sono anche meno propense a pagare per i servizi online, essendo abituate a usufruire in maniera gratuita di servizi quali i social networking o a generare direttamente i contenuti da offrire alla rete. Quindi, nonostante questi titoli, dallo scoppio della crisi finanziaria nella seconda metà del 2007, abbiano generato performance in media superiori rispetto all’indice generale, mostrando un Beta decisamente più basso rispetto al passato, tuttavia non dobbiamo scordare che il settore rimarrà volatile e soggetto al ciclo economico.

Titoli preferiti
Nel complesso, a mio parere, i titoli Internet dovrebbero in qualche misura trovare spazio all’interno di qualsiasi portafoglio azionario, perché presentano caratteristiche molto interessanti. Le valutazioni, pur essendo a premio rispetto al mercato in generale, risultano attraenti se consideriamo le opportunità di crescita. Al momento i titoli del settore maggiormente rappresentati all’interno dei nostri portafogli sono i seguenti: 

YAHOO: La società, che ha appena cambiato i propri vertici e sta ripensando a tutta la propria strategia, è leader soprattutto nel display advertising, con una quota di oltre il 25%. Nei motori di ricerca tuttavia non riesce a tenere testa a Google; complessivamente nell’online advertising ha una quota di mercato di circa il 18%. Il consenso di mercato pone il P/E atteso a 27, la crescita attesa nel medio termine può attestarsi intorno al +20%. –

AMAZON: è uno dei leader mondiali nell’online retail, con quota di mercato in aumento. La penetrazione dell’ecommerce rispetto al totale del retail spending rimane ancora bassa ed è destinata senz’altro a crescere in futuro. Amazon cresce 20 punti percentuali di più del settore dell’e-commerce, continuando l’espansione geografica e delle categorie di prodotti vendute. Inoltre in questa fase di crisi, aumentano i venditori terzi che utilizzano e pagano per sfruttare l’infrastruttura di Amazon. La strategia della società è quella di incrementare i volumi, sfruttare le economie di scala e massimizzare la generazione di Free Cash Flow. Aree di crescita sono rappresentate dal download della musica (Amazon MP3), Video on Demand e Kindle, il nuovo lettore dei libri digitali. Infine, una grossa opportunità è rappresentato dal nuovo business del Web service, un servizio che permette alle aziende di acquistare potenza di calcolo “by the hour”, accedendo da Internet sull’infrastruttura di Amazon e pagando solo le ore effettivamente utilizzate. La società detiene uno dei Ritorni sul Capitale più elevati tra le società operanti in Internet (70% circa)e riesce a sfruttare l’effetto leva di un ciclo negativo del capitale circolante. La crescita può attestarsi nel medio periodo a +25%, il P/E atteso per l’anno prossimo è un po’ al di sopra di 30. Altri titoli che ritengo estremamente interessanti da seguire come investimenti di lungo termine sono senz’altro GOOGLE (leader nei motori di ricerca, online advertising e servizi Web), SALESFORCE.COM (leader nel fornire alle aziende Software on Demand sulla rete) e, tra le small cap, LOGMEIN (fornitore di servizi per la connettività remota).

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