Risparmio gestito – La bivalenza della Cina

Continuiamo a essere ottimisti sulle prospettive di lungo termine delle azioni asiatiche. La Cina in particolare ha la forza finanziaria per superare qualunque problema che si presenti all’orizzonte. Gli investimenti cinesi in progetti infrastrutturali – quali reti viarie, ospedali, abitazioni e impianti di trattamento delle acque – creeranno posti di lavoro, aumenteranno il denaro a disposizione dei consumatori, e terranno il Paese sulla strada del progresso economico, ovvero la trasformazione da un’economia basata sull’export e dominata da produzione industriale e agricola a un’economia trainata dai consumi e dalla domanda interna.

Questa domanda, stimolata principalmente dalla crescente ricchezza dei singoli consumatori, è la forza dominante alla base della crescita della regione – un trend strutturale che potrebbe persistere ancora per decenni. Considerando che il tasso di risparmio rimane elevato rispetto a quello del mondo occidentale, i consumatori asiatici hanno a disposizione un potenziale ancora inutilizzato e dovrebbero spendere i loro crescenti guadagni piuttosto che accumularli come risparmi. Così, mentre l’Occidente fa i conti con il proprio indebitamento, l’Asia, che si trova oggi in una posizione finanziaria molto più solida rispetto alla crisi valutaria del 1998, continua a trarre beneficio da un trend pluridecennale: l’emergere di una classe media sempre più agiata e in rapida espansione. La crescita economica fa aumentare i redditi delle famiglie in tutta la regione e, più denaro la gente ha in tasca, più spende per migliorare la propria qualità di vita. Questo è lo sviluppo che ci interessa maggiormente.

Tuttavia, bisogna fare una distinzione tra economia e mercato azionario cinesi. Anche se siamo molto ottimisti sui trend di lungo termine dell’economia cinese, lo siamo di meno sulle prospettive del mercato azionario. Infatti, quest’ultimo si distingue per essere caro, mentre è possibile trovare maggior valore altrove in Asia. La storia ci dice che i Paesi con la crescita economica più elevata hanno realizzato i rendimenti azionari più bassi – un esito che sembra contro intuitivo ma che poggia su due buone ragioni: in primo luogo, la crescita non sempre crea valore per gli azionisti e, in secondo luogo, gli investitori hanno l’abitudine di pagare in eccesso per la crescita. Anche se si possono trovare molte azioni convenienti nella regione asiatica, la maggioranza di queste sono al di fuori del mercato finanziario cinese.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!