La ripresa in portafoglio passa dallo stock picking

di Matteo Chiamenti

In un contesto in cui il focus dei mercati si sposta dalle preoccupazioni macroeconomiche a quelle microeconomiche, in America, il faro dell’occidente finanziario, nonché matrigna di tutte le sue difficoltà, lo stock picking è tornato ad essere più che mai strategico, afferma Aled Smith, gestore del M&G American Fund.
“L’indice S&P 500 ha avuto un rimbalzo di oltre il 50% rispetto al minimo del 9 marzo, raggiungendo recentemente livelli che non si vedevano dall’ottobre 2008. In questo contesto, con un mercato trainato principalmente da titoli value” chiarisce il gestore “viene premiata una buona selezione dei titoli”.
“Il mercato statunitense ha assistito a una rotazione” continua Smith “le large cap e i titoli difensivi, che avevano sovraperformato nella fase di avversione al rischio, restano ora indietro rispetto ai titoli value e alle aziende a minor capitalizzazione, che stanno trainando il mercato”.
La storia mostra che un approccio focalizzato sul valore tende a sovraperformare nel lungo termine. Sebbene l’avversione al rischio abbia recentemente dominato l’atteggiamento degli investitori, specialmente nell’ultimo trimestre del 2008, quest’anno ci sono stati continui segnali di un ritorno all’apprezzamento del valore. Di conseguenza, la selezione dei titoli torna ad essere l’elemento principale per ottenere buoni rendimenti sull’investimento azionario.
Aled Smith ritiene che la sovraperformance dei titoli value e delle small cap sia stata tale da eliminare per la prima volta in questi mesi le discrepanze di valutazione nel mercato.
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