Ma tra i fondi brilla la Russia

Il tema dei mercati emergenti è sempre sulla bocca dell’investitore italiano. L’idea di un paese esotico che, oltre a stuzzicarci come meta turistica con i suoi colori, la gastronomia e la natura più o meno controversa, è anche in grado di offrirci un efficace ristoro per i nostri sudati risparmi, è quanto mai appagante.
Ed è per questo che, in un periodo con corsi azionari ancora generalmente bassi (stando alle classiche logiche di rimbalzo di mercato del buon Fibonacci), ci si catapulta con decisione verso le opportunità a maggior potenziale di crescita; che voi siate un cliente di BancoPosta o un trader in modalità scalper, il termine “mercati emergenti” non vi potrà suonare come nuovo. 
Ecco quindi giunto il momento di analizzare nel dettaglio quali sono stati i migliori gestori azionari in materia, dati alla mano. Partiamo da i “big” per eccellenza del risparmio gestito, ovvero i comparti esteri, tipicamente più propensi a diversificare le proprie strategie, anche procedendo a un approccio multifocus in termini di offerta. Ebbene, sull’atto pratico a farla da padrone è stata decisamente la Russia, che a suon di vodka ha riscaldato la performance di ben quattro dei primi dieci comparti per risultato “da inizio anno”.

L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
in edicola in questi giorni

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!