Nozze strategiche in terra di Francia

…e Société Générale, infatti, è nata la quarta maggiore società di gestione del risparmio d’Europa. L’intesa preliminare del 26 gennaio 2009, raggiunta per la creazione della joint-venture, prevedeva la formazione di un polo comune nella gestione di attivi di respiro mondiale controllato al 70% da Crédit Agricole e al 30% da SG, ma nel patto finale le percentuali sono state aggiustate al 75% e 25%. La nuova società mette così insieme le controllate Caam e Sgam, con un portafoglio complessivo del valore di 638 miliardi al 30 settembre e oltre 50 milioni di clienti privati di cui 35 milioni solo in Francia.
Il nuovo gruppo Caam-Sgam Sgr, che prenderà il nome di Amundi e sarà operativo da quest’anno, si posiziona all’ottavo posto a livello mondiale all’interno del comparto e ha come direttore generale Yves Perrier (nella foto a pag 55), attuale ceo di Crédit Agricole, mentre Société Générale può contare su una rappresentanza all’interno del Consiglio di Amministrazione pari ad un terzo dei consiglieri. Il nuovo gruppo è destinatario del 100% delle attività di Caam e del 20% delle attività di Tcw, controllata statunitense di Sgam, e della joint-venture di Société Générale in India. Sono escluse dal nuovo gruppo invece le joint-venture cinesi e coreane di Sgam. Quest’ultima società peraltro non offre direttamente fondi italiani, è interessante quindi per il mercato nostrano l’offerta azionaria di Caam, nella quale spiccano il Caam Funds Asia Pacific Renaissance, il Caam funds Korea ed il Caam funds Asian Growth, oltre ai fondi del Sudamerica e all’offerta dedicata agli obbligazionari convertibili. Per i clienti di Crédit Agricole, invece, rappresenta un punto di forza l’offerta obbligazionaria di Sgam, costituendo così un interessante binomio complementare con l’associata.

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