Simoncini (Kames Capital): “Italia, un mercato molto interessante”

UN MERCATO INTERESSANTE – Il mercato italiano è molto interessante per i player internazionali del settore del risparmio gestito. Ne è convinto Luc Simoncini, specialista degli investimenti azionari di Kames Capital, che ha incontrato la stampa a Milano a pochi giorni dallo sbarco della società su mercato italiano (leggi notizia). “Il mercato italiano è stato negli ultimi 5-10 anni uno dei più attraenti per gli asset manager stranieri, perché quello italiano è uno dei pochi mercati in Europa dove si continua a vedere una crescita in termini di raccolta e afflussi verso i fondi,  ha spiegato Simoncini a Bluerating.com. “E questo ha favorito particolarmente i player locali, ma è stato comunque di grande aiuto anche per gli investitori internazionali. Per questo siamo chiaramente molto interessati al mercato italiano anche in prospettiva, poiché si tratta di uno dei pochissimi grandi mercati in termini di raccolta di asset”.

NOVITA’  IN VISTA – In vista ci sono grandi novità. “L’Italia sta andando verso un periodo di grandi cambiamenti che riguarderanno la struttura distributiva, dal momento che si avvicina l’entrata in vigore della direttiva Mifid 2”, aggiunge Simoncini. Il nuovo scenario “porterà con sé l’opportunità di offrire una migliore consulenza e migliori soluzioni di investimento agli investitori italiani. Per questo siamo molto felici di essere approdati sul mercato italiano e speriamo di poter offrire sul mercato soluzioni interessanti in termini di investimento”.

GESTIONE ATTIVA E STOCK PICKING – Sul fronte dell’outlook di mercato, per Simoncini la view resta positiva sul cosiddetto “reflation trade”. Anche per quanto riguarda la crescita in Europa le previsioni sono costruttive, nonostante l’incertezza legata essenzialmente agli eventi politici, come le elezioni in programma in importanti Paesi come Francia e Germania.  I rendimenti dei bond e l’inflazione dovrebbero continuare a crescere, ma gradualmente. Per quanto riguarda la costruzione del portafoglio, l’outlook resta positivo per i titoli finanziari, buono per gli industriali e quelli legati alle infrastrutture, negativo per i difensivi. La view è improntata alla cautela per i mercati emergenti e i titoli legati alle commodity e all’energia, in un approccio in cui la gestione attiva e lo stock picking rivestono un ruolo chiave, in un contesto di mercato sempre meno legato alle prospettive macro.

 

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