Fondi, arriva il passaporto europeo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge Comunitaria 2010 che introduce il passaporto europeo per le società di gestione, i fondi comuni e le società d’investimento a capitale variabile, allo scopo di annullare le barriere che hanno sinora impedito a queste entità una mobilità continentale.

La legge di quest’anno, inoltre, contiene due sostanziali novità procedurali: la prima è che tutte le direttive Ue d’ora in poi verranno recepite dagli ordinamenti nazionali entro due mesi dal termine di scadenza, e la seconda riguarda un rafforzamento delle sanzioni amministrative e penali in caso di mancato rispetto dei decreti attuativi.

Per quanto strettamente inerente le società e i professionisti, le novità Ue sul fronte degli organi di investimento collettivi riguardano il perfezionamento del passaporto europeo, che permetterà ad una società di gestione di costituire fondi comuni in un paese membro dell’Unione diverso da quello d’origine.
La Consob e Bankitalia sono stati indicati come organi di vigilanza e indagine, mentre palazzo Koch disciplinerà le fusioni transfrontaliere.
 

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