Europa ancora senza cartucce

NEWS

-        La corsa verso asset non rischiosi e un ritorno dell’avversione al rischio sono stati al centro dell’attenzione degli investitori nel corso della scorsa settimana. I mercati azionari UK hanno registrato basse performance per tutta la settimana e hanno chiuso quasi ai minimi. I mercati azionari europei hanno registrato trend al ribasso per quattro giorni su cinque e negli Stati Uniti i dati economici, le implicazioni dei bassi tassi di interesse, gli sviluppi del debito in Grecia e la tempesta di neve su New York hanno pesato sui prezzi delle azioni.  

-        Gli investitori hanno atteso gli sviluppi sulla questione del debito in Grecia, mentre cercavano di “digerire” le conseguenze di una politica di tassi di interesse molto bassi.

-        Il numero uno della Fed Bernanke ha rilasciato commenti tranquillizzanti per i mercati, dichiarando che un mercato del lavoro debole e una bassa inflazione dovrebbero permettere alla banca centrale americana di mantenere il tasso dei Fed Funds a livelli eccezionalmente bassi ancora per lungo tempo.

-        I dati relativi al PIL dell’ultimo trimestre del 2009 sono stati moderatamente rivisti al rialzo sia negli USA che in UK. Il Chicago Purchasing Managers Index di febbraio è cresciuto sopra le stime a 62,6, il livello più alto dal 2005.

-        I problemi legati al debito in Grecia rimangono in primo piano, con il prezzo dei bond governativi che registrano valori molto altalenanti a causa delle preoccupazioni e dell’incertezza se il Paese sarà in grado di rifinanziarsi la prossima settimana. Nel frattempo, le maggiori banche tedesche hanno cominciato a studiare dei piani di salvataggio per acquistare bond greci offrendo le garanzie di Berlino.


VIEWS

-        Lo stabilizzarsi della ripresa economica, l’inflazione in crescita, i tassi di interesse in via di normalizzazione, nonché le massicce emissioni, porteranno ad un aumento dei rendimenti dei bond governativi nel 2010.

-        Il dollaro dovrebbe continuare ad apprezzarsi, come conseguenza della maggiore solidità dei dati USA nel corso della prima metà del 2010; tuttavia, la strada verso una minore resistenza del dollaro rimane difficile, almeno nel lungo termine. Nonostante la valutazione interessante, la sterlina dovrà lottare contro la maggior parte delle valute G10 e quelle dei mercati emergenti, finché non ci sarà maggiore chiarezza circa la posizione del Governo inglese in termini di politica fiscale.

-        Crediamo che i mercati azionari continueranno il loro rally nel corso della prima metà del 2010, sulla scia della crescita degli utili e dei dati positivi provenienti sia dal settore industriale sia dai consumi delle famiglie.


QUESTA SETTIMANA

-        La Banca di Inghilterra e la Banca Centrale Europea stanno per annunciare le loro posizioni sui tassi di interesse chiave. Un innalzamento rimane tuttavia al di fuori delle attese.

-        I dati sull’occupazione del settore non agricolo e sulla disoccupazione USA per il mese di febbraio sono attesi per venerdì e potrebbero far prendere una direzione ai mercati. I dati sull’occupazione non-agricola sono il focus primario dal momento che la perdita di posti di lavoro continua a dare agli investitori delle ragioni per mettere in discussione la sostenibilità della ripresa economica.   

-        Alla luce della questione del debito in Grecia, i mercati si concentreranno sulla possibilità dell’emissione di un bond a 10 anni da parte del Governo del Paese.

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