Cresce l’interesse per l’equity e per il rischio. Secondo il sondaggio realizzato da Bank-of America-Merrill Lynch, che ha coinvolto oltre 200 fund manager è emerso che i gestori si sentono più propensi ad accogliere rischi e hanno deciso di arricchire i propri portafoglio di titoli azionari. Infatti a livello invece di asset allocation il 46% netto dei rispondenti sono sovrappesati sull’azionario, contro il 33% del mese di febbraio.
Sul fronte macro invece le risposte dei gestori evidenziano anche una scarsa preoccupazione per il rischio inflazionistico nelle economie mature e la convinzione generale che i paesi industrializzati non alzeranno i tassi ancora per un certo lasso temporale. Certo gli asset europei sono quelli meno popolari, un segno dell’attenzione rivolta alla crisi del debito in Grecia e anche ai paesi del PIGS. Quello che preoccupa tali gestori sono i dati macro dell’Europa. Tra i fund manager europei, quelli che si aspettano una crescita della propria economia sono scesi al 45%, quando erano il 72% a gennaio. ”A livello geografico c’è un allontanamento molto chiaro dall’Europa e verso gli Usa”, dice Gary Baker, capo dell’equity strategy della banca per il Vecchio continente. Il 21% netto dei rispondenti è sottopesato sull’azionario europeo, rispetto all’11% di febbraio a il 2% di gennaio.
Le attese indicano un rialzo dei tassi come un’ipotesi ancora molto remota. Circa un terzo dei partecipanti pensa che la Fed possa intervenire sulla liquidità nell’ultimo trimestre del 2010, quasi il 40% invece non vede cambiamenti fino al 2011. In Europa, per contro, è la maggioranza dei gestori a non vedere rialzi dei tassi fino al prossimo anno.