Invesco, high yeld contro la recessione

Le obbligazioni high yield e dei mercati emergenti tendono a registrare buone performance nelle fasi iniziali della ripresa. La performance messa a segno lo scorso anno da questi asset di rischio ha portato gli investitori ad interrogarsi sugli investimenti più opportuni per il 2010.
I professionisti degli investimenti di Invesco ritengono che un’esposizione mista a mercati emergenti e high yield rappresenti ancora una scelta interessante per gli investitori, visto il contesto attuale. “I titoli di debito high yield e dei mercati emergenti offrono opportunità interessanti rispetto ad altre asset class in termini di rendimento complessivo e forniscono rendimenti superiori alla liquidità” riportano Claudia Calich, Responsabile dei mercati emergenti, e Peter Ehret, Responsabile high yield in Invesco Fixed Income, nell’ultimo numero del Market Update di Invesco.

Dando un’occhiata ai passati rendimenti dell’high yield si rileva infatti che a seguito di un anno caratterizzato da performance elevate, l’asset class ha sempre confermato un rendimento complessivo sostenuto anche l’anno successivo. “Le obbligazioni ad alto rendimento in genere registrano buone performance nelle fasi iniziali della ripresa economica del ciclo creditizio” ha dichiarato l’esperto in obbligazioni high yield Peter Ehret.
“Viste le prospettive economiche per il 2010, le opportunità high yield dovrebbero confermarsi interessanti finché non usciamo dall’attuale recessione. Dal momento che la fuga verso la sicurezza ha innescato una fame di rendimenti, i professionisti degli investimenti di Invesco ritengono che spread interessanti, calo delle inadempienze e sensibilità relativamente ridotta ai tassi di interesse continueranno ad attirare anche nel 2010 gli investitori verso le obbligazioni ad alto rendimento. In sostanza gli investitori stanno reagendo ai ridotti rendimenti delle alternative del reddito fisso investendo sull’high yield”, fa notare Ehret.

Le obbligazioni dei mercati emergenti continuano a trarre profitto dalla presenza di ottime prospettive e fondamentali nelle economie emergenti. Nel 2010 il tasso di crescita dei Paesi in via di sviluppo sarà superiore a quello dei Paesi avanzati. Al contempo prevedono un costante ampliamento del bacino di investitori di questa asset class in quanto la solidità dei fondamentali e il miglioramento della qualità creditizia la rendono una scelta praticabile
anche dai gruppi di investitori orientati alla qualità, in precedenza poco sfruttati.
“Anche se in generale le valutazioni delle asset class sono decisamente meno interessanti rispetto allo scorso anno, siamo ottimisti in merito alle prospettive di investimento di mercati emergenti ed high yield nel lungo periodo considerato che l’economia sembra puntare ad una ripresa generale”, hanno dichiarato Claudia Calich e Peter Ehret. A fronte di una certa giustificata prudenza in merito a possibili crisi e fallimenti futuri, un’oculata scelta in termini di singoli titoli, settori e Paesi assume un’importanza fondamentale.

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