Efama, al Fund Forum 2010 si discute del futuro del risparmio gestito

Nel corso di un dibattito a porte chiuse organizzato dall’Efama all’interno del Fund Forum 2010, si è discusso di alcune tematiche chiave legate al risparmio gestito. Alll’incontro moderato da Tom Brown, Partner in KPMG, erano presenti Eddy Wymeersch, presidente del Cesr,  Jean-Baptiste de Franssu, presidente dell’Efama; i consumer advocates Mick McAteer e Guillaume Prache; Marc Garvin, presidente dell’ International Business, Treasury and Securities Services di JPMorgan e alcuni rappresentanti dell’Efama come Juan Alcaraz, amministratore delegato di Allfunds Bank e Santander Asset Management, Dominique Carrel-Billiard, numero uno di AXA Investment Managers; Alain Dromer, CEO di Aviva Investors; Roderick Munsters, ad di Robeco, Martin Gilbert, ad di Aberdeen Asset Management; Allan Polack, numero uno di Nordea Savings and Asset Management; Peter De Proft, direttore generale di Efama e Claude Kremer, vice presidente dell’associazione.

Prima di tutto si è discusso di risparmio gestito nel lungo periodo. I membri del dibattito erano tutti concordi nella creazione di prodotti che andassero incontro alla popolazione europea, sempre più longeva. Secondo l’Efama, serve un prodotto che sia semplice, trasparente e dai costi contenuti in modo da incoraggiare il risparmio sul lungo periodo.

Secondo il “panel”, gli asset manager dovrebbero uscire da un approccio legato solo al breve periodo per iniziare ad avere con le compagnie in cui investono una “mentalità” da lungo periodo. Nel dibattito si è anche discusso delle nuove istituzioni di controllo europee che stanno nascendo. La European Securities and Markets Authority (Esma), una delle tre istituzioni che sta per nascere (prenderà il posto della European Securities Regulators), avrà un ruolo di coordinatrice e non di guida dei mercati. L’obiettivo è che l’Esma riesca a trovare un ruolo più definito all’interno del sistama di regolamentazione europeo.

Di grande importanza è anche il tema delle nuove regole mirate alla protezione degli investitori . Secondo i membri che hanno partecipato all’incontro, le nuove norme non debbano intaccare le buone abitudini utilizzate sino ad ora. La riunione si è conclusa discutendo dei sempre più frequenti fondi di ETF e di come le caratteristiche di questi ultimi abbiano un impatto sugli attuali modelli di distribuzione.  

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