Con la sentenza n. 16605 depositata ieri in Corte di Cassazione si fa chiarezza sul ruolo dei fondi comuni di investimento mobiliari e immobiliari. Infatti, secondo quanto riportato quest’oggi da Il Sole 24 Ore, la Corte ha affrontato il problema dell’individuazione della natura giuridica dei fondi.
La sentenza è stata depositata dall’ex commissario Consob Renato Rordorf che ha spiegato che i prodotti appartenenti al mondo del risparmio gestito non sono soggetti di diritto perché mancano di un’organizzazione minima. In particolare un fondo immobiliare chiuso costituisce un patrimonio separato dalla società di gestione che l’ha istituito, con la conseguenza che in caso di acquisto di un immobile acquistato deve essere intestato alla società di gestione.
La Corte ha stabilito che nei fondi sono privi di un’organizzazione anche minima non equiparabile a quella presenti nelle associazioni e nelle società di persone. Questa è la motivazione per la quale il patrimonio dei fondi non può essere intaccato da azioni legali svolte da terzi, in quanto esso ha lo scopo di tutelare gli interessi degli investitori che partecipano al fondo.